L'obesità, ossia l'abnorme aumento di peso provocato dall'eccesso di adipe nel tessuto sottocutaneo, è una condizione le cui ricadute sulla salute sono molteplici, tutte negative. Può causare patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2, ipertensione. Può essere alla base di disturbi relazionali e comportamentali tali da minare seriamente la qualità della vita. Non ultimo, è uno dei principali fattori di rischio correlati a una delle neoplasie più gravi, quella del colon-retto, seconda forma tumorale più diffusa in Italia (51.300 i nuovi casi diagnosticati nel 2018) dopo quella della mammella, la cui frequenza nelle persone giovani, soprattutto donne, è in aumento negli ultimi dieci anni.

Nurse Health Study

Il dato emerge dagli esiti della ricerca Nurse Health Study, condotta dalla Washington University School of Medicine e pubblicata sulla rivista internazionale Jama Oncology. Tra il 1989 e il 2011, lo studio ha coinvolto 85.252 donne tra i 25 e i 42 anni, infermiere professioniste, tutte esenti da patologie oncologiche o infiammatorie intestinali al momento della selezione. Di ciascuna di loro, ogni due anni gli scienziati hanno registrato i dati antropometrici - in particolare il peso e l'indice di massa corporea - e acquisito informazioni sullo stile di vita. Al termine del periodo di screening, il rischio di tumore del colon-retto è risultato superiore del 37% per le donne in sovrappeso (con indice di massa corporea compreso tra 25 e 29,9), addirittura del 93% per le quelle obese. In più, gli autori della ricerca hanno stimato che per ogni 5 unità d'aumento della massa corporea, il rischio di ammalarsi di cancro del colon-retto sale del 20%.

I chili eccessivi

Filomena Morisco, docente di Gastroenterologia ed Epatologia all'università Federico II di Napoli e componente del consiglio direttivo del Sige, la Società italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva, ha commentato le evidenze del Nurse Health Study: «Occorre più attenzione all'alimentazione. Le diete cosiddette pro-infiammatorie, che prevedono un largo consumo di carni rosse e insaccati, sono pericolose per il loro legame con l'insorgenza di certi tipi di tumore». Lo studio americano ha messo in luce la correlazione tra i chili di troppo e il pericolo di contrarre un tumore al colon-retto in età giovanile. Dai riscontri risulta che le donne già in sovrappeso a 18 anni hanno il 32% in più di rischio di ammalarsi rispetto alle coetanee normopeso, stima che sale al 63% in caso di obesità. Idem dicasi in caso di aumento di peso nel corso degli anni: nelle donne ingrassate di più di 40 chili nel periodo di monitoraggio il rischio di sviluppare un cancro al colon-retto è risultato più che raddoppiato (+215%) rispetto a quelle dimagrite o aumentate di peso di meno di 5 chili.

Colon al retto

Patrizia Burra, membro del direttivo Sige e docente di Scienze chirurgiche e gastroenterologiche al Policlinico di Padova, ha sottolineato che «il Nurse Health Study conferma che l'obesità si associa a un aumentato rischio di sviluppare il tumore del colon-retto nelle ragazze o nelle giovani donne. Per la popolazione maschile non abbiamo dati altrettanti precisi, possono essere fatte solo ipotesi sui meccanismi biologici alla base di questo aumento del rischio». In questo senso, la ricerca statunitense pone l'accento su una pluralità di concause, quali la scarsa adesione alle campagne di prevenzione, la predisposizione genetica, l'influenza dell'ambiente, la sedentarietà, l'alimentazione scorretta
© Riproduzione riservata