L'assessore alla Sanità Luigi Arru si salva dalla censura proposta in Consiglio regionale dal Partito dei sardi, ma con soli 25 voti contrari (contro 5 favorevoli e 4 astenuti): sei in meno della maggioranza dell'aula.

E la cosa scatena la polemica all'interno del centrosinistra, con Anna Maria Busia (Centro democratico) che chiede al governatore Francesco Pigliaru di estromettere dalla Giunta l'assessore ai Lavori pubblici Edoardo Balzarini, indicato appunto dal Partito dei sardi.

Di fatto, per non far passare l'ordine del giorno che censurava Arru per non aver attuato la riforma della rete ospedaliera, diventa decisiva la scelta dell'opposizione di non partecipare alla votazione: motivata dalla capogruppo di Forza Italia con la mancata discussione di una mozione del centrodestra che invece chiedeva, anziché la censura, direttamente le dimissioni del responsabile della Sanità.

Probabilmente, però, la minoranza ha anche voluto evitare di servire un assist al Pds di Paolo Maninchedda, che figura ancora nella maggioranza ma in posizione sempre più critica verso la Giunta.

Ecco perché Busia si è astenuta, così come Francesco Agus (Campo progressista), che ha ricordato come, dopo il rimpasto dello scorso anno, la loro parte politica non sia rappresentata nell'esecutivo.

"Noi abbiamo rispettato la legge e difenderemo la nostra proposta di rete ospedaliera dalle obiezioni del governo", ha detto Arru, replicando alle accuse del Pds e riferendosi al recente parere critico del ministero della Salute.

Oltre al Pd e alle altre forze del centrosinistra, a difendere con molto vigore l'assessore è stato il governatore Pigliaru: "Non merita alcuna censura, e sulla rete è il ministero ad avere una posizione sbagliata e illegittima".

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