Sono passati pochi giorni dalla drammatica riunione del Pd a Oristano che ha portato alla rinuncia di Francesca Barracciu alla candidatura. Adesso serve un nome (sul quale Barracciu ha chiesto il diritto di veto) che soddisfi tutta la coalizione e soprattutto l'elettorato. Nelle ultime ore sono girate diverse voci su candidati ma per ora nessuna conferma, anzi soltanto una smentita ufficiale, quella del direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba. Gli altri papabili sono Cristina Cabras, Gianmario Demuro, Francesco Pigliaru, Attilio Mastino, Caterina Pes, Franco Siddi e Tore Cherchi. Oltre all'indice di gradimento per alleati ed elettorato, è innegabile che il candidato alla presidenza del centrosinistra debba essere un volto noto se non altro per i tempi risicati all'interno dei quali si svolgerà la campagna elettorale.

LE TAPPE - Ieri è stato pubblicato sul Buras il bollettino che ha dato il via ai comizi elettorali per le elezioni del 16 febbraio. Tutti i partiti dovranno depositare entro le 20 del 6 gennaio i simboli. Una volta superata questa prima tappa ci sono le liste da completare e (per chi è chiamato a farlo) sottoscrivere per essere consegnate entro le 20 del 13 gennaio. Più tempo, invece, per l'ufficializzazione del candidato presidente che deve essere validata entro il 16 gennaio.

I problemi maggiori potrebbero averli i partiti privi di un apparato alle spalle ma soprattutto quelli che non hanno un rappresentante in Consiglio regionale perché sono gli unici a dover raccogliere le firme.

CENTRODESTRA - Cappellacci alza il tiro e dopo aver ironizzato sui problemi in casa del Pd, lunedì scorso a Cagliari ha ufficialmente aperto la campagna elettorale. Il presidente uscente ha aderito alla rinata Forza Italia e la sua candidatura ha ottenuto prima l'investitura da Silvio Berlusconi e poi il via libera dagli alleati che più volte avevano sollevato questioni sul programma. E' notizia di oggi la decisione del passaggio al Gruppo misto del Consiglio regionale nella componente Sardegna Zona Franca - Lista Maria Rosaria Randaccio. Questo permette alla neonata lista a sostegno del presidente uscente di non raccogliere le firme per la presentazione delle liste.

Cappellacci potrà contare sull'appoggio oltre che di Forza Italia Sardegna anche di Udc, Riformatori, Uds e Fratelli d'Italia. I Movimenti per la zona franca il giorno dell'ufficializzazione della candidatura di Cappellacci sono stati accolti come sostenitori. Poi, però, è arrivata la precisazione da parte degli stessi movimenti che hanno parlato di scelte personali di Maria Rosa Randaccio e Francesco Scifo. Dunque i sostenitori della zona franca hanno deliberato in un'assemblea che presenteranno un propria lista.

GLI ALTRI CANDIDATI - Ai nastri di partenza anche Mauro Pili candidato di Unidos e Michela Murgia, candidata di Sardegna possibile. Meris in domu nosta, il movimento di Doddore Meloni candida l'avvocato Cristina Puddu e, sempre nello scenario indipendentista già scelto il candidato del Fronte unidu, che sarà Pier Franco Devias. Attesa per il Movimento 5 Stelle impegnato nel dibattito tra innovatori e ortodossi e per il Partito dei sardi. Decidono di formare una propria lista anche i Figli della crisi anche se ancora non è nota la loro collocazione.
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