Una replica piccata a Matteo Renzi che aveva chiesto modifiche all'ultimo Dpcm.

E' quella di Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi: "I distinguo del giorno dopo francamente mi sorprendono. Il Dpcm resta quello. In prospettiva, se vengono elaborate strategie diverse ne parliamo, ma è facile fare da contrappunto. E' più difficile offrire misure alternative che riportino la curva sotto controllo".

"Dalle 6:30 del mattino fino all'una di notte abbiamo lavorato tutta la giornata sempre insieme. E' stato uno sforzo collettivo che abbiamo fatto. Alla fine, all'una di notte abbiamo convenuto che erano queste le misure, nella consapevolezza che questo è il momento della responsabilità, che non è il momento dei distinguo, prefigurando ciò che piace o non piace all'opinione pubblica, prefigurando quali possono essere delle reazioni emotive a delle misure", spiega il premier.

"Io ho invitato a tutti di spogliarsi delle premure dei singoli dicasteri. Qui ci si siede per un obiettivo comune, che è tenere la barra dritta, attraversare questo guado e mettere il Paese in sicurezza. E quindi abbiamo chiuso la notte in questi termini".

"Le nostre scelte - rivendica il presidente del Consiglio - possono essere legittimamente criticate, ma voglio dire che non sono indiscriminate. Per evitare che la curva ci sfugga è indispensabile ridurre le principali occasioni di socialità, solo così possiamo decongestionare i mezzi pubblici, evitare gli assembramenti, alleggerire il sistema dei tracciamenti".

"Non abbiamo chiuso - continua - attività che ritenevamo meno importanti di altre, non ci sono attività di serie A e attività di serie B. Ma con un curva epidemilogica in continua salita non possiamo illuderci che le persone vadano continuamente in giro, in palestra, al ristorante, senza timori". Poi sottolinea l'importanza del decreto ristori approvato oggi: "Ha misure per oltre 5 miliardi, una corsa contro il tempo pazzesca, può essere criticato ma denota la responsabilità del governo".

L'appello agli italiani è quello di rispettare queste misure per avere "buone possibilità" di affrontare dicembre "con una certa serenità e senza un sistema sanitario sotto stress". Perché in caso contrario "ci troveremo di fronte alla necessità di un lockdown, dobbiamo scongiurarlo". Sull'eventualità di lockdown locali, lascia la palla a comuni e Regioni: "Abbiamo fatto un Dpcm che li rende possibili".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata