Il mondo civico si fa avanti a Porto Torres e punta sulla candidatura a sindaco di Franco Satta, esponente dei Riformatori Sardi ed ex assessore alla Cultura nella Giunta Usai Cermelli.

Dopo un confronto costruttivo durante l'assemblea dei coordinatori delle formazioni della coalizione civica autonomista - Impresa Comune, Partito dei Sardi, Sardegna Vera, Obiettivo Comune, Riformatori Sardi e Obiettivo Comune - e il pronunciamento dei simpatizzanti e cittadini, in una rosa di candidati tra Carlo Cossu, Alessandro Pinna e Claudio Piras, la maggioranza sceglie una figura con esperienze amministrative passate nell'amministrazione di centrodestra.

Franco Satta, ex tecnico della Soprintendenza, scende in campo con un progetto civico autonomista, una piattaforma aperta a possibili alleanze, e una disponibilità al dialogo per l'allargamento alla coalizione. Porte aperte, dunque, alle altre forze politiche che ufficialmente si sono presentate in vista delle prossime amministrative di ottobre, rappresentate da quattro raggruppamenti: il centrodestra con Lega-Psd'Az e Cambiamo, il centrosinistra composto dai progressisti, Pd, Leu e civici, la coalizione civica autonomista e il Movimento 5 Stelle.

"Il lavoro della nostra coalizione - sostengono i civici autonomisti - è focalizzato su azioni immediate e incisive per far crescere le attività produttive e creare perciò sviluppo e posti di lavoro da parte delle imprese". Un piano di sviluppo ecologico e sostenibile che ponga al centro il decoro urbano e la percorribilità della città, ma anche il porto commerciale e industriale con la presenza della municipalità turritana in seno al comitato portuale, organo di rappresentanza che vede le delegazioni di Olbia e Cagliari.

"Assunto che lo scalo turritano risulta davanti al porto di Olbia per tonnellaggio di merci e - aggiungono - davanti a quello di Cagliari per il traffico passeggeri".
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