Si riaccende la polemica sul metano, con Pd e Movimento Cinque Stelle che restano su posizioni distanti.

"La rete gas della Sardegna sarà considerata parte della rete nazionale di trasporto anche ai fini tariffari".

Così il dl Semplificazioni, che tra le altre cose affronta la questione energetica dell'Isola. E il punto sui costi sostenibili per i cittadini dell'Isola piace ai deputati del Pd sardi Gavino Manca, Romina Mura e Andrea Frailis, che però ricordano che nel nuovo provvedimento del Governo manca l'elemento-chiave della partita: la dorsale.

"Apprezziamo l'impegno dell'Esecutivo nel cercare di dare certezze al futuro energetico della Sardegna, ma chiediamo che si prosegua nel percorso indicato nel Patto Stato-Regione del 2016, con la realizzazione di una struttura - la cosiddetta dorsale - che trasporti e distribuisca il gas in tutto il territorio".

Il documento prevede infatti l'approvvigionamento tramite navi spola, che scaricherebbero il gas a Portovesme e Porto Torres, e da qui, attraverso una rete di distribuzione, il metano arriverebbe a tutto il territorio.

Interviene la sottosegretaria allo Sviluppo economico Alessandra Todde:"Il problema è stato finora mal posto, privilegiando il tema della necessità o meno di una dorsale di grande diametro nell'Isola, ma senza affrontare invece prima il vero nodo della questione: come si può approvvigionare l'isola. Senza una soluzione efficiente da questo punto di vista non ha senso porsi il tema di costruire un gasdotto che altrimenti rimarrebbe vuoto. Lo schema presentato da Snam e dalla Regione, focalizzato sulla dorsale e quindi sul trasporto e sui bacini di distribuzione, è debole".
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