"Voglio essere molto esplicito: io non credo che in questo Parlamento vi siano le condizioni per dare vita a un governo adeguato alla gravità della situazione del Paese. Se tuttavia molti parlamentari si rendessero conto della necessità di anteporre all'interesse personale o all'appartenenza di partito il bene collettivo, se alcune forze politiche fossero disponibili a dare vita a un governo diverso e migliore di questo, forse sarebbe il caso di parlarne".

Lo dice il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. Considerando, sostiene in un'intervista al Giornale, la difficoltà di "andare alle urne in tempi brevi", resta "il problema di cambiare un governo e una maggioranza oggettivamente inadeguati".

Dunque "fra l'ipotesi di tenerci per altri due o tre anni il governo Conte, con i Cinque Stelle come 'azionisti di riferimento', e quella di avere un governo diverso, più autorevole, più credibile in Europa e nel mondo, che faccia una politica adeguata per uscire dalla crisi, che sia più in sintonia con la maggioranza degli italiani, io dico che vale la pena almeno di pensarci".

L'ex Cav chiama dunque a raccolta i suoi alleati: "Il centrodestra potrebbe ragionarne insieme - se mai ve ne fosse la possibilità concreta - e insieme decidere come comportarsi".

"Noi siamo responsabili verso le istituzioni e verso gli italiani, lo saremmo verso qualunque esecutivo governasse il Paese in un'emergenza. L'emergenza è il momento della collaborazione, non delle polemiche", dichiara Berlusconi: "Sono lieto che il presidente Conte lo apprezzi, mi piacerebbe però che al di là della cortesia personale la sua maggioranza desse seguito a un rapporto di vera e non soltanto formale collaborazione con l'opposizione".

(Unioneonline/D)
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