"Ci meritiamo il sorriso e l'allegria, ma è bene ricordare che se siamo tra i primi a riavviare le attività in Europa è perchè abbiamo accettato tutti insieme i sacrifici".

Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un messaggio agli italiani nel giorno dell'avvio della Fase 3 dopo i lockdown per l'emergenza coronavirus.

NO LEGGEREZZE - "Colgo un rinnovato entusiasmo - ha detto il premier - c'è grande attenzione per questa socialità ritrovata. Dico solo, facciamo attenzione: le uniche misure efficaci" contro il virus sono distanziamento fisico e uso, ove necessario delle mascherine. Abbandonare queste precauzioni è una grave leggerezza", ha aggiunto il premier, sottolineando che "il virus non è scomparso".

EMERGENZA SOCIALE - Ancora, "questa crisi deve essere un'occasione per superare i problemi strutturali e ridisegnare il Paese", ha detto Conte. "Dobbiamo fare i conti con l'emergenza economica e sociale. Ci rendiamo conto dei ritardi, ci rendiamo conto che ci stiamo confrontando con una legislazione che non era affatto pronta a erogazioni così generalizzate. Di questi ritardi ho chiesto già scusa e stiamo intervenendo per pagare più velocemente bonus e ammortizzatori sociali".

Conte ha anche citato il presidente della Repubblica, invitando il Paese, e anche la politica, "ad agire con lo spirito 2 giugno e della condivsione".

GLI AIUTI DALL'UE - Il premier ha parlato anche di economia e di investimenti, che faranno parte del "Piano per la rinascita".

"Chiederemo - ha annunciato - di partecipare al progetto Sure, parteciperemo al progetto Bei. Sul Mes, io sono testardo, non cambio idea facilmente, quando avremo tutti i regolamenti li studieremo e decideremo con il Parlamento. Ricordiamo che è un prestito, molto dipende da utilità e convenienza", dice. "Abbiamo una occasione storica, la Commissione europea, anche grazie all'aiuto dell'Italia, ha messo sul tavolo 750 miliardi: sono risorse ben consistenti, dovremo cogliere questa opportunità e saper spendere benei soldi".

RIFORME E INVESTIMENTI - Inoltre, ha spiegato il capo del governo, "occorre una seria riforma fiscale. Il nostro fisco è iniquo e inefficiente e su questo stiamo lavorando". Il presidente del Consiglio ha anche assicurato che tutti i piani e i progetti per il rilancio del Paese e per il miglioramente delle infrastrutture (compreso il Ponte sullo Stretto di Messina rilanciato in questi giorni da Matteo Renzi) saranno valutati "senza pregiudizi" con un confronto tra tutte le forze politiche, comprese le opposizioni. "Non intendo - ha spiegato con riferimento alle ingenti somme che arriveranno dall'Europa per gli investimenti della nuova fase - queste somme per l'Italia un tesoretto di cui deve disporre unicamente il governo. Dunque ci sarà un confronto".

IL MEZZOGIORNO - Conte ha anche aperto a un'altra proposta circolata in questi giorni, quella di una fiscalità di vantaggio per il Sud e le Isole.

"Il Sud avrà una attenzione privilegiata. Con il ministro Provenzano stiamo lavorando ad una fiscalità di vantaggio per l'intero Meridione. Se riusciamo a coniugare una fiscalità di vantaggio con gli investimenti programmati possiamo rendere attrattivo davvero il nostro Sud", ha detto il premier.

(Unioneonline/l.f.)

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IL DISCORSO DEL PREMIER: ASCOLTA
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