Il momento X è arrivato, e la strada delle riaperture graduali ha, finalmente, il suo punto d'arrivo.

Stop, dunque, alle autocertificazioni, con il Paese che riapre alla mobilità fra regioni e "torna finalmente a vivere", come ha specificato il ministro Francesco Boccia.

Come previsto dal decreto legge del 16 maggio via alla libera circolazione senza più vincoli, seppur restino valide le regole legate a distanziamento e divieto di assembramento.

"Quella di oggi è una data molto significativa - scrive su facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio - da oggi infatti gli italiani potranno muoversi liberamente in tutto il Paese, tra tutte le regioni. Questo è anche un messaggio importante, di rassicurazione, che diamo come Italia al mondo intero. Un Paese che riparte e si appresta a tornare alla normalità. L'apertura totale del Paese ci permette di mostrare agli Stati esteri un'Italia unita e compatta, all'interno della quale è possibile muoversi liberamente".

Il 15 giugno via alla riapertura di cinema, teatri e centri estivi, mentre per stadi, scuole e vacanze all'estero bisognerà ancora aspettare.

LE REGIONI - Restano le perplessità di alcuni governatori. Accanto a Solinas e Musumeci, dubbi anche dal governatore toscano Enrico Rossi, che avrebbe preferito una settimana di attesa.

Il presidente campano Vincenzo De Luca ha parlato di "spinte e pressioni di varia natura". In Puglia il viaggiatore dovrà segnalare la sua presenza e conservare per 30 giorni l’elenco delle persone incontrate e dei luoghi visitati.

Chi arriverà nel Lazio e sarà trovato con una temperatura superiore ai 37 gradi e mezzo, sarà sottoposto a tampone obbligatorio nelle strutture della regione con l'obbligo di restare al proprio domicilio in attesa dei risultati.

TRASPORTI - Misurazione obbligatoria della temperatura, come indicato nel decreto firmato ieri dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, anche nelle stazioni dell'alta velocità ferroviaria per tutti i passeggeri dei treni a lunga percorrenza. Nel caso sia superiore ai 37,5 non sarà consentito l’accesso ai treni.

A fronte di garantire il servizio nonostante la riduzione dei posti sui convogli, Trenitalia ha potenziato la sua flotta, che da oggi conta 80 Frecce e la nuova tratta Torino-Reggio Calabria), 48 Intercity e 4653 corse regionali al giorno. Nuove tratte anche con Italo, che permetterà di raggiungere anche Bolzano, Trento, Rovereto, Rovigo e Verona.

Pienamente operativi tutti i ventiquattro aeroporti italiani, con unica eccezione proprio gli spostamenti in Sardegna fino al 12 giugno.

LE FRONTIERE - Stop da oggi alla quarantena di 14 giorni delle persone che rientrano da Stati dell’area Schengen, 26 Paesi che coprono quasi tutta l'Unione europea, più altri tra i quali Regno Unito, Svizzera e Islanda. L'isolamento è previsto solo per chi nei 14 giorni precedenti è stato in altri Paesi che non rientrano in questo elenco.

IL PREMIER - Atteso per oggi anche un intervento del premier Giuseppe Conte, che darà il sostanziale via libera alla "fase 3".

Un discorso, molto probabilmente, orientato alla coesione per dare finalmente un cambio di marcia ad una maggioranza che si appresta ad affrontare nodi potenzialmente esplosivi: dalla trattativa con i Benetton per Autostrade - destinata ad occupare tutta la settimana - ai fondi europei, Mes su tutti. "Dobbiamo tutti raccogliere l'invito del Capo dello Stato a collaborare, pur nella distinzione dei ruoli e delle posizioni politiche", ha sottolineato ieri il premier.

PRIME CODE - La riapertura alla circolazione fra le regioni ha già provocato questa mattina lunghissime file di auto a Messina in prossimità del porto, per l'imbarco. Code davanti agli imbarcaderi della compagnia Carone & Tourist già per la prima corsa delle 4.40 e per quella successiva delle 7.20.

Code e rallentamenti si sono già registrati anche sulle principali arterie autostradali italiane.

(Unioneonline/v.l.)
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