Incontri sotto traccia in attesa delle ufficializzazioni delle compagini che si sfideranno per sancire il successore di Sean Wheeler.

C'è fermento a Porto Torres, tra smentite e conferme, sulle future alleanze che si preparano per la futura competizione elettorale: le comunali della prossima primavera. Tanti tasselli ancora da mettere a punto, mancano i programmi e i progetti per far risvegliare la città dal torpore, logica evoluzione della creatura amministrativa pentastellata. Intanto spunta qualche nome nell'area sardista-leghista, che salta ogni esperimento basato sulle primarie, "troppo di sinistra" dicono "puntiamo sulle donne, quelle preparate".

Così qualcuno si sbilancia e lancia il nome di Francesca Stacca, capo di gabinetto dell'ex sindaco Beniamino Scarpa, attuale funzionario del Comune di Porto Torres. Profilo lontano, anzi lontanissimo dal placet di alcune forze della coalizione come in casa leghista, dove qualcuno storce il naso anche per la candidatura dell'avvocato Ivan Cermelli, proposta ancora non sfumata. Almeno sembra.

Se fino a poco tempo fa serpeggiavano le prime tiepide ipotesi sul profilo del candidato a primo cittadino del carroccio, "un politico preparato con esperienza amministrativa", ora l'indirizzo è quello di lavorare per raggiungere l'intesa con gli altri partiti del centrodestra. Chi ha scoperto le carte giocando d'anticipo e il movimento di Autonomia Popolare creatura dell'ex presidente del consiglio della Provincia, Enrico Piras. Hanno annunciato il loro candidato a sindaco: l'avvocato Costantino Biello. Non piace ai leghisti e neppure al centro-sinistra, "alleati governativi" del Movimento 5 Stelle che si divide tra il più gettonato ex vicesindaco Sebastiano Sassu e attuale vicesindaco Marcello Zirulia.

Entrambi sono in attesa dell'esito della piattaforma grillina. Il Partito Democratico e le forze del centro sinistra sono orientate verso le primarie per scegliere il candidato più convincente per gli elettori, mentre nel mezzo si prefigurano tante liste, più o meno civiche di supporto agli schieramenti principali.

E sul fronte del centro destra, tra giochi e giochetti dei sardisti e dal Partito dei sardi che tengono in panchina la possibile alleanza con il Pd, la coalizione appare ormai così configurata: Riformatori, Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Sardegna Vera, Osservatorio Sardista, Autonomia popolare e Partito dei Sardi.
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