"Abbiamo concordato con Sarraj di istituire una commissione congiunta per completare quel processo sulle compensazioni abbozzato e poi interrotto nel 2014 con la guerra".

Sono le parole di Giuseppe Conte che, a Palazzo Chigi, ha incontrato il premier libico Fayez al Sarraj.

Dopo l'accoglienza col picchetto d'onore, è iniziato il vertice.

"Siamo estremamente preoccupati per l'escalation" in Libia - ha detto il presidente del Consiglio italiano - "Gli ultimi sviluppi stanno rendendo il Paese una polveriera con forti ripercussioni, temiamo, sull'intera regione". Bisogna "assolutamente fermare il conflitto interno e le interferenze esterne".

"L'Italia - ha aggiunto - ha sempre linearmente, coerentemente lavorato per una soluzione politica, per contrastare l'opzione militare, ritenendo l'opzione politica l'unica prospettiva che possa garantire al popolo libico benessere e prosperità. Non abbiamo altri obiettivi, non abbiamo agende nascoste".

E ancora: "Possiamo rivendicare come Italia e governo in particolare, una posizione lineare e coerente nel linguaggio, nelle azioni e negli obiettivi. Ci adopereremo sempre più per un coinvolgimento ancor maggiore dell'Unione europea perché siamo convinti che questo intervento offra la massima garanzia di non rimettere le sorti future del popolo libico alla volontà di singoli attori".

"L'attacco di Haftar - ha risposto al Sarraj - crea un impedimento anche all'organizzazione della conferenza di Berlino, che punta al raggiungimento di una soluzione politica", quella che invece chiede proprio l'Italia.

"Accogliamo con piacere l'iniziativa di Russia e Turchia per un cessate il fuoco e siamo sempre disponibili ad accogliere qualsiasi tipo di iniziativa possa andare in questa direzione. La condizione è il ritiro della parte che attacca, che non sembra disponibile a ciò" perché ha un altro modus operandi.

(Unioneonline/s.s.)
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