Dopo il primo via libera ottenuto ieri alla Camera, oggi il governo Conte bis si presenta al Senato.

Dura la giornata di ieri ma oggi lo scontro sarà ancora più duro. Perché a palazzo Madama i numeri sono risicati, anche se non manca l'ottimismo dei giallo-rossi.

I voti certi, si dice, dovrebbero essere 168, ossia: 106 del Movimento 5 Stelle (tolto Gianluigi Paragone), 50 del Pd (Matteo Richetti ha detto che non voterà a favore), 9 del gruppi misto (De Petris, Laforgia, Errani, Grasso, Nencini, Buccarella, De Falco, De Bonis, Nugnes) e 3 dalle Autonomie (Bressa, Casini, Laniece).

Sul fronte dell'opposizione, si potrebbe raggiungere quota 139 tra Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia. Tra i senatori a vita voteranno sì Mario Monti, Elena Cattaneo e Liliana Segre.

II numero "magico" è 161.

In Aula il governo Conte è quasi al completo: ci sono 19 ministri su 21 (sono assenti il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e il titolare dell'Ambiente Sergio Costa).

Presenti invece i ministri Fabiana Dadone, Paola Pisano, il Guardasigilli Alfonso Bonafede, Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio. Questi ultimi sono separati tra loro dal premier Conte.

Ci sono anche Teresa Bellanova, Dario Franceschini, Nunzia Catalfo, Lorenzo Guerini, Stefano Patuanelli, Vincenzo Spadafora, Paola De Micheli, Giuseppe Provenzano, Roberto Speranza, Francesco Boccia, Enzo Amendola, Federico D'Incà, Lorenzo Fioramonti, Elena Bonetti.

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LA GIORNATA:

16.06: Ha inizio la replica di Giuseppe Conte.

15.30: È il turno di Matteo Salvini a Palazzo Madama: "Una cosa ho capito da questi interventi: il vostro unico obiettivo era fermare la Lega. Chi ha paura del giudizio popolare vuol dire che ha la coscienza sporca. Ma non potete scappare all'infinito: 30 milioni di italiani prima o poi torneranno al voto". Il leader della Lega ribattezza il premier "Conte-Monti": "C'è un'allergia di una certa sinistra al popolo quasi che ormai sia un delitto andare in piazza. Ieri in piazza c'era gente sorridente e senza manganelli. Abituatevi alle piazze, siete minoranza nel Paese, siete maggioranza solo nei giochi di palazzo per salvare le poltrone". Poi l'appello al nuovo ministro dell'Interno Lamorgese: "Non cancelli i decreti sicurezza".

15.08: "Non abbiate crisi di gelosia. Le donne tradite sono sempre le peggiori". Pierferdinando Casini, senatore del gruppo delle Autonomie, risponde così ai "buu" da parte dei leghisti: "Chi l'avrebbe mai detto che ci saremmo trovato seduti così vicino?", ha aggiunto rivolto ai Cinquestelle.

14.23: "Darò la fiducia ma è indispensabile constatare nei fatti che ci sia stato davvero un mutamento di indirizzo". Lo ha detto il senatore a vita Mario Monti.

13.43: +Europa vota contro: lo annuncia Emma Bonino. Il programma, ha detto la senatrice, avrebbe dovuto indicare le risorse e le priorità, mentre così come si è manifestato rischia di essere la piattaforma di un "governo diversamente populista": "Non volete disfare nulla di quanto fatto dal precedente governo. C'è una sostanziale continuità" e "dovete stare attenti a non resuscitare politicamente l'ex vicepremier Salvini, che si è azzoppato da solo. State attenti a non creare le condizioni per farlo tornare a Palazzo Chigi".

13.27: La senatrice della Lega Lucia Borgonzoni fa mostra della maglietta "Parliamo di Bibbiano" e costringe la presidente Casellati a interrompere la seduta per qualche minuto: "Sono sbalordita dal fatto che appena si parla di Bibbiano il governo scompare", dice poi, indossando la giacca: "Dalla scarsa presenza del governo in aula mi rendo conto non intendete dare risposte. Non scapperete dal giudizio della gente per sempre".

13.10: La presidente Casellati rivolge a Liliana Segre gli auguri di buon compleanno prima che la senatrice a vita inizi il suo intervento in Aula. Poi l'annuncio della neo 89enne: "Voterò la fiducia"

12.45: "In un Paese democratico questo governo non sarebbe mai nato: siamo in una fase di transizione democratica", ha detto Matteo Salvini ai giornalisti, assicurando: "Faremo opposizione democratica dentro e fuori i palazzi".

12.35: Dopo Stefano Candiani del Carroccio (con duro attacco alla maggioranza), dai banchi della Lega parte un'ovazione con il coro: "Dignità, dignità", interrotta dalla presidente Elisabetta Casellati.

12.30: "Siete passati dall'uno vale uno a una poltrona non si nega a nessuno", è un passaggio del discorso del senatore FdI Giacomo La Pietra.

12.10: "I socialisti voteranno la fiducia", annuncia in Aula Riccardo Nencini, che nel gruppo Misto è l'unico senatore socialista presente.

11.40: "Auspico che Conte guiderà la politica del governo con mano più ferma" rispetto al passato. "Vedo anche che sta nascendo un governo politico sulla base di un accordo politico". Ora "la maggioranza e il governo hanno nelle loro mani il loro destino e possono poter far maturare qualcosa di nuovo nella politica italiana", dice Luigi Zanda, tesoriere Pd.

11.30: Tra i vari interventi, la senatrice Elena Cattaneo annuncia che voterà la fiducia.

10.45: Gregorio De Falco (M5S): "Sto valutando se, più che esprimere una fiducia, fare un atto di fede".

10.37: Alcuni senatori della Lega urlano contro i colleghi del Pd: "Bibbiano! Bibbiano!".

10.06: Parla di "crisi irresponsabile" Gelsomina Vono (Cinque Stelle) nel corso del suo intervento, e spiega l'intenzione di affrontarla con orgoglio e determinazione.

10.05: Al via gli interventi

10.02: In attesa dell'arrivo del premier Giuseppe Conte, si svolge una lunga chiacchierata tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Alla conversazione si unisce anche il ministro degli Interni Luciana Lamorgese.

(Unioneonline/s.s.)

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