Ancora proteste all'indirizzo del premier Giuseppe Conte, costretto ad interrompere più volte il discorso di replica alla Camera nel giorno della fiducia, praticamente scontata, al governo giallorosso.

"Venduto", hanno scandito i deputati dai banchi della Lega e di Fratelli d'Italia, e ancora "inciucio", "elezioni", "poltrona". Cori da stadio, li ha definiti il presidente della Camera Roberto Fico, che ha ripreso duramente i colleghi.

"Voi dimostrate di essere coerenti alle vostre convenienze elettorali, se mi permettete avete sbagliato giuramento", ha replicato Conte tra gli applausi di Pd e M5s. "Per me la 'poltrona' è fonte di responsabilità, ma messa su questo piano cosa devo pensare? Che volevate andare alle elezioni per avere più poltrone? E perché i ministri che presentano la mozione di sfiducia non si dimettono?".

Poi la stoccata diretta alla Lega: "Su come si difendono gli interessi nazionali abbiamo concezioni diverse, mi sembrava che per 14 mesi avessimo una concezione coincidente ma adesso scopro che non è così"

IL DISCORSO PROGRAMMATICO - "Questo progetto politico - ha detto stamattina enunciando le linee programmatiche - segna l'inizio di una nuova, che confidiamo risolutiva, stagione riformatrice, con caratteristiche di forte novità. È un progetto politico di ampia portata, anche culturale. Vogliamo volgerci alle spalle il frastuono dei proclami inutili e delle dichiarazioni bellicose e roboanti".

"Io e tutti i miei ministri prendiamo il solenne impegno, oggi davanti a voi, a curare le parole, ad adoperare un lessico più consono e più rispettoso delle persone, della diversità delle idee. Ci impegniamo a essere pazienti anche nel linguaggio, misurandolo sull'esigenza della comprensione. La lingua del governo sarà una lingua 'mite', perché siamo consapevoli che la forza della nostra azione non si misurerà con l'arroganza delle nostre parole", ha sottolineato.

LE MISURE PER LE FAMIGLIE - Ha annunciato poi il primo provvedimento del nuovo esecutivo: "Questo governo, quale prima misura di intervento a favore delle famiglie con redditi bassi e medi, si adopererà, con le Regioni, per azzerare totalmente le rette per la frequenza di asili-nido e micro-nidi a partire dall'anno scolastico 2020-2021 e per ampliare, contestualmente, l'offerta dei posti disponibili, soprattutto nel Mezzogiorno. È una delle varie misure che introdurremo anche al fine di sostenere la natalità e contrastare così il declino demografico".

Conte ha poi parlato della prossima manovra: "Sono molte le sfide che ci attendono, a partire dalla prossima sessione di bilancio, che dovrà indirizzare il Paese verso una solida prospettiva di crescita e di sviluppo sostenibile, pur in un quadro macroeconomico internazionale caratterizzato da profonda incertezza".

CONTRO L'AUMENTO DELL'IVA - Lo scopo principale è quello di scongiurare l'aumento dell'Iva e avviare un alleggerimento del cuneo fiscale.

Il presidente del Consiglio ha poi annunciato che il nuovo governo è pronto a tagliare il numero dei parlamentari: "Per quanto riguarda il tema delle riforme costituzionali, è nostra intenzione chiedere l'inserimento, nel primo calendario utile della camera dei deputati, del disegno di legge costituzionale che prevede la riduzione del numero dei parlamentari".

Infine, toccando il tema dei migranti, Conte ha dichiarato: "Rivedremo la disciplina relativa alla sicurezza alla luce delle osservazioni formulate dal presidente della Repubblica. Non si può più prescindere da un'effettiva solidarietà con gli altri Paesi europei".

IN PIAZZA LEGA E FDI - In piazza Montecitorio, si è tenuta la manifestazione contro il nuovo governo organizzata da Fratelli d'Italia e a cui prendono parte anche esponenti della Lega.

Manifestanti in piazza Montecitorio (Ansa)
Manifestanti in piazza Montecitorio (Ansa)
Manifestanti in piazza Montecitorio (Ansa)

"Gli mando un saluto, dico no ai poltronari che sono chiusi nel palazzo perdendo onore e dignità, hanno vergogna a chiedere il voto degli italiani, ma noi non molliamo", ha dichiarato il leader del Carroccio, appena giunto al presidio.

Con lui anche Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e fondatore di Cambiamo.

Non ha partecipato invece Forza Italia, che però non darà il suo appoggio all'esecutivo.

La manifestazione in piazza, il video:

(Unioneonline/F)
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