Matteo Renzi rompe gli indugi, e invita i suoi a tenersi pronti perché ormai la rottura appare solo questione di giorni.

Il punto è: o si fa un governo di transizione, o si fa un nuovo partito. Renzi non l'ha detto in questi termini, ma il concetto è più che chiaro. E il no ricevuto in questo senso da Zingaretti, che non vede di buon grado un esecutivo che tenga insieme dem e 5 Stelle per salvare gli italiani da Iva e approvare il taglio dei parlamentari, lo spinge ad accelerare.

L'ex premier si prepara a far nascere nuovi gruppi parlamentari, portando via da quelli del Pd i suoi fedelissimi. Al momento si chiameranno "Azione civile", e poi se si andrà ad elezioni nascerà un vero e proprio partito.

Vero paradosso sarebbe il fatto che, con la nascita di questi nuovi gruppi, il segretario si troverebbe in minoranza: il fiorentino continua infatti ad attrarre la maggioranza dei senatori e dei deputati dem.

(Unioneonline/v.l.)
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