"Il risultato delle europee conferma la linea di tendenza che conoscevamo e la solidità dell'alleanza tra Psd'Az e la Lega".

È un Christian Solinas raggiante quello che commenta i risultati del voto, che in Sardegna vede la Lega primo partito davanti a Movimento 5 Stelle e Pd.

"Bisogna ripensare un'Europa costruita sui popoli, sulle regioni e sulle esigenze dei cittadini piuttosto che sulle banche e sull'alta finanza", afferma il governatore.

"Avevamo già tutti i segnale dalle politiche alle regionali: qui l'accordo tra Lega e Psd'Az ha funzionato bene, tanto che la Sardegna è la prima regione del Sud e delle isole per consenso dato alla Lega. Il solco che abbiamo tracciato è quello che i cittadini vogliono", conclude poi Solinas.

"Abbiamo stavinto", esulta invece Eugenio Zoffili, il deputato di Erba (Como) leader del Carroccio nell'Isola.

In casa Pd il segretario regionale Emanuele Cani si dice invece "preoccupato da questa vampata della destra a trazione Salvini".

Tuttavia, afferma Cani, "sono contento per questa nostra affermazione importante".

A livello nazionale, "con il sorpasso ai 5 Stelle che ci lascia ben sperare in prospettiva". Quanto al risultato sardo, "l'aspetto positivo è che il Pd raccoglie qualche punto in più della media nazionale, e a Cagliari abbiamo un dato molto positivo, come nelle grandi città dove andiamo al voto".

"Cagliari - conclude Cani - vota Pd per tre elezioni, regionali, suppletive della Camera ed europee. Questo ci lascia ben sperare per le comunali del 16 giugno prossimo".

Anche l'ex governatore Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore di Forza Italia Sardegna, ha commentato il risultato sardo. E parte da Silvio Berlusconi e dal suo "ritorno in un'assemblea elettiva, con lui FI riacquista quel diritto di parola sottratto per anni con la sua ingiusta esclusione dal Parlamento italiano. Il partito nell'Isola ha preso il 7,81%.

"Intorno a Berlusconi occorre proseguire la rigenerazione del nostro partito, offrendo spazi ad una squadra che si rinnova, e che riscopre quell'anima movimentista e partecipativa di cui il Paese ha bisogno", continua Cappellacci.

Poi va sul dato sardo: "Il partito ha retto ed è nella media nazionale. In vista delle amministrative sono incoraggianti i dati di Cagliari (8,99%) e Alghero (8,72%). Altro dato evidenziato, il centrodestra è maggioritario sia nel Paese che nell'Isola e Forza Italia ne è parte essenziale".

Cappellacci è convinto: "Con Berlusconi nuovamente in campo comincia una nuova partita, e l'Italia ha bisogno di un governo di centrodestra per riavviare il Paese".

Delusione, silenzi e poca autocritica, invece, tra i 5 Stelle isolani, dopo la debacle subita dal Movimento.

Tra i pochi a commentare l'ex sindaco di Assemini Mario Puddu, che si rifugia nell'ottimo risultato del suo paese. "Anche nel 2014 fu una nottataccia, allora c'era Renzi con i suoi 80 euro che portò il Pd ad oltre il 40% Il dato isolano attenuò leggermente la delusione, tenemmo botta. Per non parlare di Assemini, in cui M5S superò addirittura il 40%. Dopo cinque anni siamo al governo del Paese, ad Assemini abbiamo rivinto e Renzi non c'è più. Continuiamo a lavorare, i risultati arriveranno. Anzi, stiamo già facendo tantissimo".

"Non si può sempre vincere ma da ogni sconfitta si può imparare qualcosa per vincere domani", sintetizza, lapidario, Francesco Desogus, candidato governatore pentastellato alle regionali di febbraio.

(Unioneonline/L)
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