Migliorare la sanità, risolvere la questione dei pastori e «mettersi quanto prima a lavorare». Eugenio Zoffili, coordinatore della Lega, riferisce di un Salvini "molto contento" per il risultato del Carroccio, "siamo la prima forza del centrodestra"», e per quello del «progetto che ha portato alla vittoria di Solinas». Impossibile strappare il nome di qualche assessore papabile, "non prima di avere chiaro il quadro definitivo".

La Lega si prepara all'esordio in Consiglio regionale, dove "spero si lavori anche con un'opposizione costruttiva".

Nessun nome, ma state pensando a una rosa di nomi?

"Non c'è nessun atto ufficiale con il presidente. Ma siamo persone responsabili e, se dal punto di vista istituzionale siamo fermi ai box, sul piano politico ci stiamo muovendo. Ragioniamo sulla squadra migliore da esprimere sia per la Giunta sia per l'assetto in Consiglio regionale nelle commissioni".

C'è un identikit?

"Non vogliamo piazzare persone o ricoprire ruoli. Vogliamo mettere al servizio del governatore e della Sardegna assessori che abbiano capacità e voglia di lavorare. Che non pongano al presidente continuamente problemi, ma soluzioni".

La sanità rimane un vostro obiettivo?

"L'ho detto mesi prima delle elezioni regionali e non parlavo di assessori. Abbiamo messo la sanità al primo posto nelle priorità, non nascondo l'ambizione di migliorare la vita dei cittadini. Per me è una cosa molto sentita".

Come mai?

"Mio padre ha avuto problemi di salute e ho potuto toccare con mano quanto sia fondamentale poter contare su una sanità efficiente. In Sardegna ci sono medici e infermieri bravissimi, ma il sistema crea dei problemi. Pensiamo a una figura in grado di risolverli, in ogni caso avrà sulla carta di identità la residenza in Sardegna".

Dunque, sanità prima cosa da affrontare in Consiglio regionale?

"Sì, ma anche il problema dei pastori. Sulla sanità penso ai punti nascita come La Maddalena e Tempio. Vorrei fare uno screening per capire come stanno le persone negli ospedali e quante sono costrette ad andare a curarsi fuori dall'Isola. Non ci devono essere sardi di serie A e serie B o italiani di Serie A e serie B. A prescindere da chi sarà l'assessore".

Avete pensato a quanti assessorati vi spettano?

"Non lo so, non faccio questi calcoli. Ho incontrato Solinas in occasione della visita di Salvini, non abbiamo parlato del numero di assessori, della qualità che servirà per far marciare la Sardegna. Entreremo nel vivo quando lui verrà proclamato e potrà nominare la Giunta".

Ha parlato con gli alleati?

"Ci siamo scambiati qualche telefonata per gioire del risultato e rammaricarci del fatto che sia ancora tutto appeso".

Perché questa dura presa di posizione sull'attesa per la proclamazione ufficiale?

"Innanzitutto non me l'aspettavo. Pensavo che in 48 ore avremmo avuto il quadro completo. Una cosa che non è possibile accettare, visto che è in capo alla Regione. Non voglio nemmeno puntare il dito su chi lavora ai seggi, ma di fatto c'è un presidente non proclamato e un Consiglio regionale in stallo. Avrei voluto già incontrarmi con la coalizione e con il presidente, ma senza avere la contezza del quadro non lo possiamo fare".

Secondo lei bisognerà intervenire sulla legge elettorale?

"Sì perché è molto complicata e mi auguro che il lavoro in commissione possa tenere conto anche delle esperienze di chi ha lavorato ai seggi".

Cosa cambierebbe?

"Eliminerei il voto disgiunto, è inutile".

Lo dice sulla base dei vostri risultati?

"No, l'ho sempre contestato perché il presidente è l'espressione di un progetto complessivo".

Qualcuno dice che i sardi si sono venduti a "quelli del nord".

"La nostra squadra è composta da sardi che credono nel progetto della Lega e di Salvini che ha forti radici autonomiste. Giro l'Isola, parlo con le persone e lo faccio con umiltà e col massimo impegno".

Tutti esordienti in Consiglio regionale.

"Sono persone che hanno una gran voglia di mettersi a lavorare. E lo faranno non appena ci sarà una maggioranza. Non dimentichiamo, però, che c'è anche l'opposizione che spero sia costruttiva e dal quale mi aspetto collaborazione per il bene dei sardi".

Ha già in mente i prossimi appuntamenti?

"Le Europee, dove ci presenteremo con un unico simbolo assieme al Psd'Az. Poi, le comunali: sto analizzando tutti i centri e se ci saranno persone meritevoli, non fuoriusciti dai partiti, saremo in corsa".

Matteo Sau

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