È arrivato il momento.

Domenica 24 febbraio 2019 quasi un milione e mezzo di sardi sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo governatore e i 58 consiglieri che comporranno la sedicesima legislatura regionale.

Circa 1.800 i seggi allestiti in tutta l'Isola: i collegi sono quelli di Cagliari, che elegge 20 consiglieri, Medio Campidano (3), Iglesias Carbonia (4), Oristano (6), Ogliastra (2), Nuoro (6), Olbia Tempio (6) e Sassari (12).

Sette i candidati alla poltrona di presidente della giunta regionale: Francesco Desogus, sostenuto dal Movimento 5 Stelle; Vindice Lecis, candidato con Sinistra Sarda-Rifondazione-Comunisti Italiani; Paolo Maninchedda, leader del Partito dei Sardi; Andrea Murgia per Autodeterminazione; Mauro Pili, che si presenta alla testa di Sardi Liberi; Christian Solinas, candidato della coalizione di centrodestra (Partito Sardo d'Azione, Lega Salvini Sardegna, Forza Italia, Fratelli d'Italia, UdC, Energie per l'Italia, Riformatori Sardi, Unione dei Sardi, Sardegna20Venti, Sardegna Civica e Fortza Paris); e Massimo Zedda, sostenuto dal centrosinistra (Partito Democratico, Campo progressista Sardegna, Liberi e uguali Sardigna Zedda presidente, Cristiano Popolari socialisti, Progetto Comunista per la Sardegna, Sardegna in comune con Massimo Zedda, Noi la Sardegna con Massimo Zedda, Futuro comune con Massimo Zedda, Giovani sardi con Massimo Zedda).

Coloro che aspirano a un posto nell'assemblea di via Roma sono 1.364, divisi nelle 24 liste di cui sopra.

Si vota dalle 6.30 alle 22.

La conta dei voti, invece, inizierà lunedì mattina.

(Unioneonline/l.f.)
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