Doveva aprirsi stamattina alle 10, sulla piattaforma Rousseau, la consultazione sul caso Diciotti, l'imbarcazione della Guardia Costiera bloccata nel mare di Catania lo scorso agosto.

E invece, per colpa di un malfunzionamento del sito, è slittata di un'ora la decisione dei militanti su quale posizione i senatori del Movimento 5 Stelle devono avere in merito all'accusa avanzata contro il titolare dell'Interno dal Tribunale dei ministri.

Anche il contestato quesito è stato modificato: "Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari Paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato?", si chiede allungando le risposte, nel tentativo di renderle più chiare, con: "Sì, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato quindi si nega l'autorizzazione a procedere; No, non è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato quindi si concede l'autorizzazione a procedere".

Intanto prima ancora dell'apertura delle "urne" che chiuderanno alle 21:30 (slittato di un'ora e mezza anche lo stop) i militanti erano già spaccati sul voto. A partire dal fondatore del Movimento 5 Stelle, che ha attaccato con un sarcastico cinguettio: "Se voti Sì vuol dire No, Se voti No vuol dire Sì. Siamo tra il comma 22 e la sindrome di Procuste!". Il comico genovese e garante del Movimento cita infatti il romanzo "Catch 22" di Joseph Heller in cui la facoltà di scegliere è solo apparente, mentre quando si riferisce alla sindrome parla evidentemente della frustrazione di chi disprezza gli individui che hanno maggiori capacità e talento.

Chi non sembra essere scalfito dal dibattito interno ai 5Stelle è Matteo Salvini: "Dormo tranquillo perché penso, anzi sono convinto di aver difeso il bene, la sicurezza e i confini del mio Paese".

Sulla consultazione: "Ognuno voti secondo coscienza. Non voglio influire o insegnare niente a nessuno, che il Movimento 5 Stelle faccia quello che vuole ". E sul futuro del governo non ha dubbi: "Andrà avanti a prescindere da quello che si deciderà su Salvini. Non sono così importante da determinare le sorti del Paese".

"È giusto ascoltare i militanti - la conclusione - consultare gli iscritti va sempre bene. Spero che non finisca come a Sanremo, che poi è arrivata la giuria d'onore e ha cambiato il voto degli Italiani...".

(Unioneonline/D)

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