È ufficiale. La Commissione europea ha annunciato che non avvierà la procedura di infrazione nei confronti dell'Italia.

Il vicepresidente Valdis Dombrovskis e il commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici, riuniti oggi a Bruxelles assieme agli altri commissari Ue, hanno dato il via libera alla legge di Bilancio italiana accettando dunque le correzioni del deficit, passato dal 2,4% al 2,04%.

"La soluzione non è ideale - ha precisato Dombrovskis - non dà una soluzione a lungo termine per i problemi economici italiani. Ma ci consente di evitare per ora di aprire una procedura per debito, posto che le misure negoziate siano attuate pienamente".

"Se le cose dovessero andare male possiamo tornare sulla questione a gennaio", ha spiegato. "Nel breve periodo il monitoraggio consisterà nel seguire la votazione in Parlamento per verificare che l'accordo sia approvato" mentre il resto della vigilanza, ha concluso, avverrà "nell'ambito del semestre europeo".

"Le nostre regole - ha commentato Moscovici in conferenza stampa - funzionano quando sono applicate in modo costruttivo e non solo con un taglio disciplinare".

L'accordo, ha aggiunto, è "una dimostrazione evidente che le nostre regole di bilancio funzionano e costituiscono un quadro necessario per dialogare ma anche per ristabilire il rigore di bilancio". Per Moscovici quello che è stato ottenuto è "un progetto di bilancio che non ha più le lacune a livello di solidità di bilancio che aveva prima".

CONTE IN SENATO - "Non abbiamo ceduto sui contenuti certi degli effetti virtuosi sul lungo periodo e comunque siamo rimasti fermi nelle determinazioni assunte con il contratto di governo, cioè rispondere all'esigenza fortemente avvertita di invertire le politiche di rigore che negli anni scorsi hanno aggravato la crisi", ha dichiarato Conte, che ha riferito sulla manovra a Palazzo Madama.

Poi, sui ritardi: "Non ci sono state incertezze interne, il rallentamento era dovuto all'interlocuzione con l'Unione Europea".

(Unioneonline/D-M)
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