Polemica nel Regno Unito per il destino dei cani-soldato. Secondo un’inchiesta del tabloid The Sun, basata su dati governativi, il ministero della Difesa britannico avrebbe soppresso in tre anni ben 288 quattrozampe utilizzati dall’esercito per le più svariate mansioni, dalla semplice vigilanza alle più delicate operazioni sminamento al fronte, in Iraq o in Afghanistan. La campagna “animalista” lanciata dal giornale è iniziata nei giorni scorsi con un articolo che denunciava l’abbattimento di due cani impiegati tempo fa per fare la guardia al principe William, quando era elicotterista nell’aviazione di Sua Maestà. Stando alle cifre raccolte dal giornale, dei quasi trecento Fido in divisa abbattuti tra il gennaio gennaio 2010 e il giugno di quest'anno 81 erano in età avanzata, 33 avevano manifestato un comportamento pericoloso e 61 soffrivano di osteoartrosi. Tutti gli altri sarebbero invece stati eliminati per non meglio precisati problemi di salute. Nel mirino, in particolare, la differenza di trattamento tra gli animali in forza ai militari e quelli in forza presso la polizia. La politica di Scotland Yard infatti prevede che i cani più anziani siano dati in adozione a famiglie civili. L’esercito, invece, questa la denuncia del Sun, non esiterebbe a mandarli a morte. Eppure per gli animali che si distinguono come “eroi” al servizio della Patria nel Regno Unito è addirittura prevista, sin dal 1943, una onorificenza, la Dickin Medal. Il caso sta facendo discutere e le associazioni animaliste promettono battaglia.
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