Il gangster Peter Gotti, ultimo capo della famiglia mafiosa dei Gambino e successore del boss John Gotti, è morto in una prigione federale del North Carolina dove stava scontando una pena di 25 anni di carcere.

Secondo quanto riportato dai media l'81enne è morto per cause naturali al Federal Medical Center di Butner.

Gotti, nato nel Bronx, era in carcere da oltre 17 anni e stava cercando di ottenere una liberazione anticipata per motivi di salute.

"Abbiamo davvero paura che stia morendo, sente che sta accadendo", aveva scritto il suo avvocato James Craven nel dicembre 2019.

L'ex mafioso e confidente di Peter, Lewis Kasman, ha spiegato da parte sua che aveva avuto problemi alla tiroide ed era cieco da un occhio. Kasman ha ricordato Gotti come un "ragazzo normale, il quale non ha lasciato che il suo titolo gli desse alla testa". La sua gentilezza lo rendeva inadatto a guidare la famiglia dei Gambino, ha proseguito: "Cercava di eseguire gli ordini di suo fratello, ma molti comandanti erano arrabbiati con lui perché non era un capo forte. La famiglia Lucchese lo ha calpestato".

Peter Gotti è stato il capo ad interim dei Gambino dal 1999 al 2002 dopo che suo fratello minore, John, è finito in prigione per omicidio e racket.

John è morto di cancro nel 2002 a 61 anni.

(Unioneonline/v.l.)
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