Ha contratto il Covid-19, ma ha mentito alle autorità sanitarie. Risultato: per colpa sua 1,7 milioni di persone sono state messe in lockdown.

E' accaduto ad Adelaide, nell'Australia del Sud, dove il governatore Steven Marshall ha rivelato che la decisione di imporre nuove restrizioni alla popolazione è stata presa anche dopo la scoperta di una "bugia" propinata da un uomo risultato positivo al virus.

Sulle prime costui, chiamato a ricostruire i suoi spostamenti, ha affermato di essere uscito solo per andare a comprare una pizza in un ristorante della città.

Visto il repentino aumento dei contagi e considerato che la pizzeria era stata indicata come focolaio dalle autorità sanitarie dopo la positività di un addetto alla sicurezza del locale, gli esperti hanno dunque ipotizzato che l'uomo avesse contratto il virus durante un'esposizione molto breve e con un contatto solo fugace con il vigilante infetto, segno che il ceppo di Covid in questione potesse essere altamente contagioso. Di qui la decisione delle autorità di prendere provvedimenti drastici senza perdere tempo.

Invece si è poi scoperto che l'uomo, in realtà, in quella pizzeria ci lavorava. Non certo una toccata e fuga insomma.

Una clamorosa menzogna che ha fatto andare su tutte le furie lo stesso governatore: "Dire che sono arrabbiato è un eufemismo. Sono livido. Valuteremo quali azioni intraprendere contro quest'uomo", ha dichiarato Marshall.

Da mesi nella regione non si verificavano casi di Covid. Sono invece una quarantina i nuovi contagi registrati nel Sud Australia negli ultimi giorni, il numero più alto dallo scorso aprile.

Il governo locale ha puntato molto sulla prevenzione, sulla risposta rapida e sul tracciamento dei contatti per arginare l'epidemia. La bugia del pizzaiolo ha però rovinato i piani, probabilmente innescando una nuova catena di infezioni.

(Unioneonline/l.f.)
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