Migliaia di persone in piazza a Varsavia contro le restrizioni che vietano l'aborto anche in casi di estrema gravità per la salute del nascituro, sancite da una sentenza della Corte costituzionale della Polonia, tra le polemiche.

"La nostra è in fondo la lotta per il rispetto dei diritti dell'uomo e degli standard europei nel nostro Paese", ha detto Marta Lempart, una dell leader della mobilitazione polacca per il diritto all'aborto.

Lempart si è rivolta alle società civili dei paesi membri dell'Ue, chiedendo di comprendere "la rivoluzione dei giovani" in corso nel Paese, e di fare pressione, affinché siano possibili cambiamenti democratici in Polonia.

"In primo luogo chiediamo che la decisione della Corte costituzionale sull'aborto non diventi vincolante. Ma chiediamo anche che questa Corte, così come il sistema della giustizia, non sia dominata dai funzionari del partito Pis di Jaroslaw Kaczynski", ha detto Lempart, ribadendo di avere come obiettivo la caduta dell'attuale governo.

Le proteste sono state innescate da una decisione degli alti togati, che di fatto annulla il diritto all'aborto in Polonia, negando la possibilità alle donne di farvi ricorso in caso di malattie irreversibili del feto.

(Unioneonline/l.f.)
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