Il Regno Unito potrebbe tornare a ottobre a un livello di 50mila contagi da coronavirus al giorno (contro i 3900 di ieri) e di 200 morti quotidiani se il rimbalzo dei casi non verrà fermato ora. Lo hanno detto in un briefing i professori Patrick Vallance e Chris Whitty, consiglieri del governo di Boris Johnson, indicando la necessità di restrizioni sui contatti sociali in tutte le aree del Paese dove l'indice d'infezione Rt sia di nuovo superiore alla soglia 1.

Vallance ha pure additato gli esempi di Francia e Spagna, dove i contagi - più numerosi rispetto al Regno - sono riaumentati fra i ventenni per poi estendersi ad altre fasce di età portnado così anche a una graduale ripresa dei morti.

Niente lockdown generale bis, ma restrizioni ulteriori sui "contatti sociali". È al momento questa la strategia del governo di Boris Johnson secondo le parole del ministro della Sanità, Matt Hancock, che in un'intervista a Itv ha escluso al momento l'intenzione di ripristinare limitazioni alle attività lavorative e alla scuola come accaduto in primavera.

"Vi sono evidenze che la diffusione non avviene tanto a scuola, quanto nella socializzazione fra le persone", ha detto Hancock, negando inoltre contrasti fra sé e il ministro delle Finanze, Rishi Sunak, sulla necessità di tenere a bada la pandemia. Entrambi siamo consapevoli "delle conseguenze economiche", ma anche del dovere di mettere "la salute al primo posto", ha tagliato corto.

Il titolare della Sanità è poi tornato a smentire infine le voci mediatiche su un Boris Johnson provato, stanco e non ripresosi del tutto dal ricovero di aprile in terapia intensiva per il coronavirus. Il premier - ha ribattuto - "combatte, è in forma ed è pieno di vita vigoroso come non mai".

(Unioneonline/v.l.)
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