È ancora piena emergenza coronavirus in Europa.

L'allarme in Belgio, dove negli ultimi sette giorni sono state rilevate oltre 600 nuove infezioni, mentre la media giornaliera di casi è salita a 491 al giorno tra il 24 e il 30 luglio.

Un aumento significativo e osservato soprattutto nelle città e nei quartieri più densamente popolati e meno abbienti, e soprattutto nella fascia d'età tra i 20 ed i 40 anni. Anche il numero di ricoveri è in rialzo con una media di 24,4 al giorno (25 domenica), con un aumento del 35% rispetto alla settimana precedente.

"È chiaro che è arrivata la seconda ondata di Covid-19", ha affermato Steven Van Gucht, presidente del comitato scientifico sul coronavirus dell'Istituto di sanità. "Il numero di infezioni - prosegue - è in crescita e non è un piccolo aumento. Non sappiamo quanto durerà e quanto saliranno le curve. Tuttavia questa seconda ondata potrebbe non avere conseguenze drammatiche: le misure messi in atto dal Consiglio di Sicurezza Nazionale possono funzionare".

IN GERMANIA - Nel frattempo, anche in Germania torna a salire il numero dei contagi, con 870 nuovi casi (contro i + 509 di ieri) nelle ultime 24 ore. Lo riferisce il Robert Koch Institut, riportando i dati alla mezzanotte di oggi. Dall'inizio dell'emergenza i casi totali registrati nel Paese sono di 211.281, le vittime sono 9156.

IN FRANCIA - Anche il premier francese, Jean Castex, ha lanciato nelle ultime ore un appello ai francesi affinché "non abbassino la guardia", per "evitare un nuovo lockdown generalizzato" dinanzi alla recrudescenza del coronavirus. Castex ha parlato durante una visita nella regione di Lille, nel nord del Paese, dove l'uso della mascherina è divenuto obbligatorio in alcuni "luoghi pubblici", così come in altre zone del Paese.

In un contesto di ritorno del nemico invisibile il capo del governo invita "ogni francese a restare molto vigile". "Il virus - ha aggiunto - non è in vacanza, noi neanche". E ancora: "Dobbiamo proteggerci contro questo virus, soprattutto senza fermare la vita economica e la vita sociale, vale a dire, evitando la prospettiva di un nuovo lockdown generalizzato".

(Unioneonline/v.l.)
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