AJeff piacevano i massaggi. In tutte le sue case - nel palazzo della 71esima strada a Manhattan, nella residenza di Palm Beach, negli edifici sparsi dell'isola privata ai Caraibi, nel ranch in New Mexico - aveva delle stanze attrezzate con lettini ad hoc, olii e unguenti profumati. Anche con telecamere nascoste - si è scoperto in seguito. Invitava lì le ragazze, alcune professioniste, altre desiderose di imparare e di guadagnare un po' di soldi, altre ancora completamente ignare di terapie fisiche, manipolazione e contratture. Lui si metteva a pancia in giù, il lavoro cominciava dai piedi, poi saliva alle gambe e pian piano alla schiena. E a un certo punto, lui si girava.

Sono in tante a raccontare la stessa storia. Hanno in comune il fatto che, all'epoca, erano giovanissime, poco più che bambine, 14, 15, 16 anni. Carine, magre (lui non amava le grasse) e molto spesso con problemi familiari e disagi psicosociali, vulnerabili e condizionabili. L'allucinante storia delle vittime di Jeffrey Epstein e della lunga e controversa vicenda giudiziaria che ha coinvolto il miliardario, è raccontata in una miniserie di Netflix, "Soldi, potere e perversione", un documentario in quattro episodi di circa un'ora ciascuno, in cui i protagonisti parlano e ripercorrono anni di intimidazioni, molestie, abusi e coperture. Tutto comincia quando, nel 2003, Vicky Ward, giornalista di Vanity Fair, viene incaricata dal suo direttore di scrivere un ritratto di Epstein. Era una figura nota ma misteriosa. Single, ricchissimo, parecchio affascinante, e nessuno aveva ben chiaro in che modo avesse fatto i soldi. Poco dopo l'inizio delle indagini per il pezzo, la Ward si imbatte casualmente in una donna che le dice: "Conosco una ragazza che lavorava per lui e ha avuto una brutta esperienza, e anche sua sorella è disposta a parlare con te e a raccontarti cosa ha subìto quando era minorenne". Ovviamente il servizio prende una piega completamente diversa. Ma purtroppo non verrà mai pubblicato sulla rivista: le voci delle "sopravvissute" vengono fatte eliminare dall'editore, sono bollate poco attendibili, e il pezzo di denuncia non passa l'esame degli avvocati. Quello che esce è soltanto un bell'articolo in cui si descrive l'Epstein miliardario, riservato, sempre insieme alla sua ex fidanzata Ghislaine Maxwell e amico dei potenti (foto con il principe Andrea d'Inghilterra, con Bill Clinton, con Donald Trump). Nel 2005 la polizia di Palm Beach riceve la chiamata di una donna: racconta per filo e per segno le molestie sessuali subìte da sua figlia. Scatta l'indagine, e pian piano contro di lui viene raccolta una quantità enorme di prove, viene tracciato lo schema piramidale grazie al quale operava: c'erano ragazze prima vittime e poi complici, che gli procuravano altre giovanissime donne, e così via. Lui in questo modo poteva sempre contare su nuovi oggetti di piacere, era insaziabile, e a modo suo anche generoso.

Ma nel 2008 viene formalmente accusato di un solo reato: favoreggiamento della prostituzione. Viene arrestato, paga una cauzione e in breve è fuori. Avere amicizie che contano gli garantisce un'indulgenza senza precedenti, assolutamente vergognosa.

Ma è l'inizio della fine, anche se ci vorranno diversi anni per ritrovarlo dietro le sbarre. Iniziano a piovere cause contro di lui: Sarah, Jane, Maria, Jennifer, Teresa, e molte altre ragazze iniziano a parlare. Ma è soltanto nel luglio del 2019 che Epstein viene nuovamente arrestato. L'accusa è traffico di minorenni. L'Fbi scopre nella sua casa di New York centinaia di fotografie che lo inchiodano. L'accusa ha le prove: è un predatore sessuale. I suoi avvocati chiedono di poter pagare una cauzione e i domiciliari. Ma questa volta c'è un giudice che non si lascia intimidire, Richard Berman, che respinge la richiesta di scarcerazione e in seguito sentirà tutte le testimoni.

Epstein viene trovato morto nella sua cella del Metropolitan Correctional Center di New York il 10 agosto 2019. Dicono che si tratta di un suicidio, che si è impiccato con le lenzuola al letto, ma il decesso resta molto molto sospetto.

Ora la storia raccontata nelle serie Netflix è di nuovo sotto i riflettori: dopo lunghe ricerche è stata arresta Ghislaine Maxwell, "spesso era presente e partecipava agli abusi" sessuali del finanziere sulle minorenni - è l'accusa mossa dal procuratore federale di Manhattan. E sono in tanti a tremare: la donna conosce tutti i segreti e i personaggi di questa allucinante storia di sesso, denaro, perversione e orrore.
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