Prosegue l'offensiva russo-siriana per "liberare" la zona nord-ovest della Siria, quella regione di Idlib ancora sotto il controllo delle opposizioni armate sostenute dalla Turchia.

Ieri in un discorso trasmesso dalla tv di Stato siriana il presidente Assad ha commentato la conquista della periferia di Aleppo e ha avvertito Erdogan, che ormai da giorni minaccia Damasco dei fronte all'offensiva russo-siriana: "La liberazione prosegue nonostante le urla al vento pronunciate da Nord (Turchia, ndr). Siamo pienamente coscienti che questa liberazione non significa la fine della guerra, né il crollo dei complotti né la scomparsa del terrorismo, ma indica il preludio alla sconfitta totale dei nostri nemici".

L'effetto più visibile dell'offensiva di Putin e Assad (sostenuti dagli Hezbollah libanesi) è la riapertura, dopo otto anni di chiusura ininterrotta, dell'aeroporto internazionale di Aleppo, che tornerà a funzionare nei prossimi giorni, come annunciato dal ministro dei Trasporti Ali Hammud, citato dalla tv di Stato.

Le recenti conquiste hanno permesso il ripristino dei voli civili, il primo partirà domani, diretto a Damasco. Aleppo è diventata teatro principale della guerra in Siria nel 2012. Solo nel 2016 le forze governative ne avevano ripreso il controllo dopo un lungo assedio, ma alcune zone periferiche erano ancora in mano ai ribelli. Ora la ritirata dei gruppi anti Assad garantisce, secondo il governo siriano, la sicurezza dei voli.

(Unioneonline/L)
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