Papa Francesco chiude ogni porta sulla possibilità di ordinare sacerdoti i diaconi sposati.

Nell'esortazione "Querida Amazonia" che chiude il Sinodo dei vescovi sull'Amazzonia dello scorso ottobre, infatti, il Pontefice sceglie di non aprire spiragli a un cambiamento di regole sul celibato dei preti non rispondendo alla richiesta di ordinare sacerdoti i diaconi sposati contenuta del documento finale del Sinodo stesso.

Nel dettaglio, il paragrafo - approvato ma con un alto numero di no, ossia 41, e 128 sì - prevedeva la possibilità per l'area di "ordinare sacerdoti uomini idonei e riconosciuti della comunità, che abbiano un diaconato permanente fecondo e ricevano una formazione adeguata per il presbiterato, potendo avere una famiglia legittimamente costituita e stabile".

Nella sua esortazione il Santo Padre non parla del celibato, ma solo del futuro dell'Amazzonia.

"Desidero solo offrire un breve quadro di riflessione che incarni nella realtà amazzonica una sintesi di alcune grandi preoccupazioni che ho già manifestato nel documenti precedenti", si legge nel documento, scandito da quattro "sogni" del Papa.

"Sogno un'Amazzonia che lotti per i diritti dei più poveri, dei popoli originari, degli ultimi, dove la loro voce sia ascoltata e la loro dignità sia promossa. Sogno un'Amazzonia che difenda la ricchezza culturale che la distingue, dove risplende in forme tanto varie la bellezza umana. Sogno un'Amazzonia che custodisca gelosamente l’irresistibile bellezza naturale che l’adorna, la vita traboccante che riempie i suoi fiumi e le sue foreste. Sogno comunità cristiane capaci di impegnarsi e di incarnarsi in Amazzonia, fino al punto di donare alla Chiesa nuovi volti con tratti amazzonici", scrive Bergoglio.

(Unioneonline/F)
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