Primo sì del Parlamento britannico alla legge sulla ratifica della Brexit entro il 31 gennaio.

Il testo, modificato dal governo di Boris Johnson dopo la vittoria elettorale del 12 dicembre, ha ottenuto oggi il via libera della Camera dei Comuni nella cosiddetta seconda lettura con 358 sì e 234 no, come largamente previsto data la larga maggioranza assoluta conquistata dai Tory alle urne.

La Brexit sarà "l'alba" di una nuova era per il Regno Unito e il voto di oggi è un regalo "incartato per Natale al popolo britannico", aveva detto il premier Boris Johnson introducendo il dibattito sulla legge.

Per il primo ministro conservatore, vincitore alle elezioni del 12 dicembre, si tratta di "una promessa mantenuta" e di un modo per mettere fine "ad anni di rinvii e acrimonia in Parlamento".

Ora ci sarà la pausa natalizia del Parlamento, poi la ripresa del dibattito capitolo per capitolo della legge fra il 7 e il 9 gennaio e infine il passaggio di rito alla Camera dei Lord; l'approvazione definitiva e l'entrata in vigore è attesa ampiamente in tempo per la scadenza sul divorzio formale da Bruxelles del 31 gennaio 2020.

Il testo del Withdrawal Bill prevede fra l'altro un emendamento che vieta per legge l'estensione della transizione post-divorzio (con mantenimento dello status quo) oltre il 31 dicembre 2020, data entro la quale dovrà quindi essere raggiunta obbligatoriamente un'intesa ulteriore con Bruxelles sulle relazioni future (commerciale in primo luogo).

"La Brexit sarà attuata per il 31 gennaio e il Paese potrà guardare avanti", ha aggiunto ancora Johnson.

"Il prossimo sarà un grande anno per il nostro Paese, l'anno della Brexit realizzata, ma anche di un boom di fondi per la sanità pubblica, d'investimenti nelle infrastrutture e di accesso a nuove opportunità nella nostra grande nazione", ha dichiarato.

(Unioneonline/F-D)
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