Silvia Romano è tenuta sotto sequestro in Somalia da un gruppo islamista legato ai jihadisti di Al-Shabaab.

Questo quanto emerge dagli sviluppi dell'indagine della Procura di Roma e dei carabinieri del Ros riguardo la cooperante milanese rapita in Kenya il 20 novembre dello scorso anno e poi trasferita in territorio somalo.

Gli sviluppi sul caso sono stati possibili grazie all'analisi dei documenti messi a disposizione dalle autorità kenyote che collaborano da mesi con l'Italia. La ragazza si troverebbe in un'area del Paese dove gravitano milizie locali legate ai terroristi.

Le ultime notizie sull'italiana parlavano di una sorta di "lavaggio del cervello" da parte degli aggressori nei confronti della giovane. Una manovra di pressione psicologica che punta a recidere i legami affettivi e culturali con il Paese d'origine.

Pare, oltretutto, che sia stata obbligata a sposare un uomo legato all'organizzazione jihadista che l'ha sequestrata.

(Unioneonline/M)
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