Caos in Bolivia, dove il presidente Evo Morales, da poco rieletto, ha rassegnato le dimissioni.

Una scelta caldeggiata dalle forze armate e in particolare dal generale Williams Kaliman.

"Dopo aver analizzato la situazione di conflitto interno - ha detto il comandante nel corso di una conferenza stampa - suggeriamo al presidente di rinunciare al suo incarico, permettendo la pacificazione ed il mantenimento della stabilità per il bene della nostra Bolivia".

Il riferimento è ai violentissimi scontri in atto nel Paese, dopo la vittoria di Morales alle ultime presidenziali.

Dal canto proprio, il presidente ha lasciato il Paese in fretta e furia a bordo di un aereo e sarebbe diretto in Argentina.

"Ho l'obbligo - ha spiegato Morales - di operare per la pace. E mi fa molto male che ci si scontri fra boliviani. Mi fa male che alcuni comitati civici e partiti che hanno perso le elezioni abbiano scatenato violenze ed aggressioni".

"È per questa ed altre ragioni - ha concluso - che sto rinunciando al mio incarico inviando la mia lettera al Parlamento plurinazionale".

Una situazione altamente esplosiva, che potrebbe prendere i contorni del colpo di Stato.

(Unioneonline/l.f.)
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