Donald Trump inizia a tremare davvero, perché ora la procedura di impeachment è ufficializzata. A formalizzarla è stata la Camera del Congresso Usa, approvando una risoluzione con le regole da seguire nel prosieguo delle indagini.

Il voto è la prova di quanto può accadere tra qualche settimana, quando si dovrà decidere sulla messa in stato d'accusa del Presidente. I dem hanno votato in massa il testo e tirano dritto per la loro strada, fiduciosi della bontà delle prove raccolte (solo in due si sono sfilati). Ma i Repubblicani difendono ancora il tycoon.

"Il Presidente ha tradito ciò su cui ha giurato", ha affermato la speaker Nancy Pelosi, puntando il dito contro le pressioni su Kiev perché colpisse gli avversari politici di Trump. Lui parla della "più grande caccia alle streghe della storia americana".

Storico il voto odierno della Camera, che per la terza volta si trova ad avviare formalmente una procedura di impeachment, dopo il caso di Richard Nixon per il Watergate nel '74 e quello di Bill Clinton per il caso Lewinsky nel '98.

Dopo 70 ore di audizioni a porte chiuse inizia dunque la fase pubblica. La risoluzione infatti autorizza la commissione intelligence a fissare le audizioni pubbliche e produrre un rapporto su cui dovrà pronunciarsi la commissione giustizia, decidendo se ci sono gli estremi per mandare Trump a processo nell'aula del Senato, dove però la maggioranza è repubblicana.

Anche il consigliere di Trump sulla Russia, Timothy Morrison - a porte chiuse - avrebbe confermato quanto riferito da altri testimoni. Ovvero che Trump, nonostante la contrarietà di molti suoi collaboratori, avrebbe legato l'erogazione degli aiuti all'Ucraina all'avvio di indagini sul figlio di Joe Biden e sui democratici.

(Unioneonline/L)
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