"Dopo dieci anni di campagne, tre anni di discussioni e mesi di rinvii senza senso, mancano ormai 25 giorni al momento in cui l'appartenenza del Regno Unito all'Ue giungerà al termine. Il 31 ottobre faremo le valigie e ce ne andremo".

Boris Johnson non arretra di un millimetro e manda l'ennesimo avvertimento a l'Unione Europea sulla Brexit. Il premier britannico, a venticinque giorni dal "giorno X" ribadisce la sua linea in un articolo pubblicato su Sun e Daily Express.

"Ora si tratta solo di vedere se Bruxelles ci saluterà con un accordo gradito da entrambe le parti o se saremo costretti ad andarcene per conto nostro", sentenzia il politico inglese. Dall'altra parte, però, non sembrano arrivare segnali distensivi, anzi.

Proprio ieri, a un evento organizzato da Le Monde a Parigi, il capo negoziatore europeo Michelle Barnier ha detto chiaramente che se l'intesa non verrà trovata sarà solo colpa del Regno Unito: "Siamo pronti ad un'eventualità del genere, ma non la vogliamo".

(Unioneonline/M)
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