Ancora alta tensione tra Stati Uniti e Iran.

Nel caso di un'eventuale azione militare contro Teheran - dopo l'abbattimento un drone statunitense - il presidente degli Usa Donald Trump ha fatto sapere che non ci sarà bisogno dell'ok del Congresso.

"Mi piace l'idea di avere il Congresso a fianco", ha sottolineato il capo di Stato in un'intervista a "The Hill", "hanno idee, c'è gente intelligente. Ho appreso un paio di cose l'altro giorno nel nostro incontro con il Congresso, mi piace averlo a fianco, ma legalmente non devo farlo".

Quindi, alla domanda diretta se ritienesse di avere l'autorità per avviare un'operazione contro l'Iran senza il via libera del Congresso, ha risposto: "Sì, lo posso fare'".

L'inquilino della Casa Bianca ha anche dichiarato, a proposito dell'attacco di venerdì, programmato e poi annullato, in risposta all'abbattimento di un drone: "Eravamo molto vicini a prendere la decisione di colpire. Poi ho deciso di non farlo", "perché non era una risposta proporzionata".

Secondo fonti di intelligence, l'offensiva avrebbe causato 150 vittime.

Ieri il presidente americano ha firmato nuove sanzioni contro l'Iran, che colpiscono direttamente il leader supremo della Repubblica islamica, l'ayatollah Ali Khamenei.

L'ordine esecutivo, ha spiegato Trump, impedisce a Khamenei e ad altre personalità iraniane l'accesso a strumenti finanziari.

Le nuove sanzioni, ha detto il segretario al Tesoro Steven Mnuchin, "colpiscono l'ufficio del leader supremo e bloccano letteralmente altri miliardi di dollari in asset".

(Unioneonline/F)
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