La lettera dei genitori di Giulio Regeni: "Ritirare gli ambasciatori dall'Egitto"
"Bisogna dichiarare l'Egitto un Paese non sicuro", hanno scritto nella missiva"Dichiarare l'Egitto un Paese non sicuro e richiamare i nostri ambasciatori potrebbe essere un segnale forte di pretesa di rispetto dei diritti umani".
Lo hanno scritto in Paola e Claudio Regeni - i genitori di Giulio, il ricercatore friulano trovato senza vita nel gennaio del 2016 vicino al Cairo - in una lettera ai deputati delle Commissioni Esteri della Camera e del Bundestag tedesco.
La missiva è stata letta dalla presidente della commissione Esteri di Montecitorio Marta Grande (M5S) in apertura dell'incontro con gli omologhi tedeschi al Bundestag.
I genitori del dottorando dell'Università di Oxford, oltre a tornare a chiedere "una verità processuale" sul misterioso decesso del figlio, hanno evidenziato come su di lui siano stati "violati tutti i diritti umani, compreso il diritto di tutti noi ad avere verità. Tramite il Presidente della Camera Fico che ci ha dimostrato fin dal primo istante concreta e affettuosa vicinanza, vi chiediamo di non lasciarci soli nella nostra pretesa di verità. Giulio era un cittadino europeo e merita l'impegno di tutte le nostre istituzioni".
(Unioneonline/F)