Abusi sessuali continui aggravati ai danni di diversi seminaristi.

Con quest'accusa un pubblico ministero in Argentina ha incriminato monsignor Gustavo Zanchetta, prete che si è dimesso dalla diocesi di Oran nel 2017 e che è stato successivamente chiamato in Vaticano dal Papa.

Il parroco è sotto processo anche in Vaticano.

I guai per il monsignore cominciano nel 2016, quando arrivano le prime notizie di presunti abusi nei confronti di giovani seminaristi. Lui si dimette e il Papa lo chiama a lavorare in Vaticano, all'amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica. La stessa Santa Sede tuttavia fa partire un'indagine, lo ha detto lo stesso Bergoglio intervistato sull'argomento da una tv messicana: "L'ho letta e ho visto che era necessario processarlo, quindi ho passato le carte alla Congregazione per la Dottrina della Fede".

Il processo in Vaticano è in corso, ma ora Zanchetta è nei guai anche con la giustizia ordinaria.

Per lui non emergono accuse di pedofilia, sono molto circostanziate invece quelle sugli abusi nei confronti dei seminaristi.

Pare che il monsignore passeggiasse di notte nelle loro stanze, chiedesse loro massaggi, li svegliasse e li invitasse a bere alcolici per poi aggredirli sessualmente. Ci sarebbero anche delle foto molto scottanti scattate dallo stesso vescovo.

(Unioneonline/L)
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