"I gilet gialli sono un movimento inedito, che ha espresso la sua ira, la sua preoccupazione e la sua impazienza. Ma l'ordine pubblico deve tornare".

Così il presidente francese Emmanel Macron, che oggi ha tirato le somme dopo i ripetuti confronti con esponenti delle associazioni e della società, iniziativa presa dall'Eliseo dopo le ripetute proteste di piazza degli ultimi mesi.

Nel suo discorso, Macron ha spiegato che la contestazione deve tornare pacifica, ma "questo non deve far scomparire anche le giuste richieste avanzate dal movimento".

Ancora, ha aggiunto il numero uno dell'Eliseo, "l'orientamento delle nostre politiche è stato quello giusto. Mettere al centro la scuola, il lavoro e la meritocrazia, come abbiamo fatto, è indispensabile".

"Bisogna fermare la nostra azione?", ha proseguito Macron. "È una domanda che mi sono fatto. Abbiamo sbagliato la nostra strada? Credo il contrario".

Poi una parziale autocritica. "Le nostre misure, certo, non sono state sufficientemente rapide, umane, radicali ma credo profondamente che sono state giuste", ha detto il presidente.

Dal grande dibattito, sottolinea ancora Macron, "è emerso un profondo sentimento di ingiustizia sia a livello fiscale, a livello territoriale e sociale".

C'è anche "una paura dei grandi cambiamenti come quelli che riguardano il clima, le migrazioni, il digitale, l'invecchiamento della popolazione".

Ora, conclude il leader di Parigi, "bisogna dare una risposta (a cominciare dal taglio delle tasse, ndr) a questo sentimento di profondo abbandono. Ho sentito una mancanza di considerazione percepita dai nostri concittadini che non si sentono rispettati, che mancano di fiducia rispetto alle elite". E, spiega Macron, "è difficile costruire qualcosa se la fiducia non c'è".

(Unioneonline/l.f.)
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