Cresce il numero di civili in fuga a causa del conflitto nella zona di Tripoli, in Libia, dove continuano gli scontri tra le forze fedeli al premier Fayez al-Serraj - riconosciuto dalla comunità internazionale - e le milizie del maresciallo della Cirenaica Khalifa Haftar.

Nelle ultime 24 ore le persone sfollate hanno superato le 16mila.

Lo ha fatto sapere l'Ufficio delle Nazioni unite per gli affari umanitari (Ocha), sottolineando che in un solo giorno gli sfollati sono stati più di duemila.

L'Onu ha inoltre reso noto che "finora sono state raggiunte solo quattromila persone con una qualche forma di assistenza umanitaria".

In aumento anche il numero dei morti: secondo l'Organizzazione mondiale della sanità nel Paese nordafricano, le vittime sono 120, tra cui almeno 28 bambini.

Teatro dei combattimenti la zona a sud di Tripoli, dove Haftar ha lanciato l'offensiva.

Ieri un raid aereo ordinato dal maresciallo ha colpito una scuola ad Ain Zara, città a una cinquantina di chilometri a sud della capitale.

DOMANI CONTE INCONTRA IL VICEPREMIER DEL QATAR - In questo contesto l'Italia, attraverso le parole del ministro della Difesa Elisabetta Trenta, ha escluso la possibilità di un coinvolgimento militare.

Domani pomeriggio a Roma il premier Giuseppe Conte incontrerà il vicepremier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammmed Bin Abdulrahman Al Thani, sostenitore del governo di Tripoli.

(Unioneonline/F)
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