"Ci troviamo tutti di fronte, in questi giorni, a un nuovo peggioramento dell'emergenza sanitaria. Ognuno deve fare la propria parte nel contenere la diffusione del virus. Ma soprattutto il governo deve fare la sua. Anzi deve cercare ogni giorno di fare di più".

In un raro videomessaggio, il primo da quando è presidente del Consiglio, Mario Draghi rilancia l'allarme sulla crescita dei contagi in Italia. Il messaggio è stato inviato alla conferenza "Verso una Strategia Nazionale sulla parità di genere".

"La pandemia non è ancora sconfitta", avverte il premier, "ma si intravede una via d'uscita non lontana", che non può che passare per "un'accelerazione del piano dei vaccini". Un piano che sarà "decisamente potenziato nei prossimi giorni", spiega Draghi.

Il governo deve "moltiplicare ogni sforzo", continua. "Siamo solo all'inizio. Il nostro compito - e mi riferisco a tutti i livelli istituzionali - è quello di salvaguardare con ogni mezzo la vita degli italiani e permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta. Non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide".

Il preludio a ulteriori restrizioni? "Un anno fa l'Italia si chiudeva diventando per la prima volta una grande zona rossa. Un nostro concittadino su venti è stato contagiato, secondo i dati ufficiali che sottostimano la diffusione del virus. Mai avremmo pensato un anno dopo di affrontare un'emergenza analoga e che il calcolo delle vittime si sarebbe avvicinato alla terribile soglia dei 100mila morti".

"Voglio cogliere questa occasione per mandare a tutti un segnale vero di fiducia. Anche in noi stessi", continua l'ex presidente della Bce. "Ringrazio, ancora una volta, i cittadini per la loro disciplina, la loro infinita pazienza, soprattutto coloro che soffrono le conseguenze anche economiche della pandemia. Ringrazio gli studenti, le famiglie e gli insegnanti che sopportano il peso della chiusura delle scuole. Ringrazio gli operatori sanitari, le forze dell'ordine, le forze armate, la Protezione Civile e tanti altri lavoratori in prima linea per la loro incessante opera. Sono anche questi esempi di responsabilità civica e professionale, di cittadinanza italiana attiva che impongono al governo di moltiplicare ogni sforzo".

Capitolo Recovery: "E' un'occasione delle donne, lo useremo anche per i congedi parentali, per il numero dei posti negli asili nido che ci vede inferiori agli obiettivi europei, e sulla loro distribuzione territoriale che va resa ben più equa di quanto non sia oggi. Tra i vari criteri che verranno usati per valutare i progetti del Recovery ci sarà anche il loro contributo alla parità di genere".

(Unioneonline/L)
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