Addio al partigiano sassarese Vittore Bocchetta: fu deportato in un lager nazista
E' stato scrittore, pittore e scultore. Aveva 102 anniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
E' morto a Verona il partigiano sassarese Vittore Bocchetta.
Lo scorso 15 novembre aveva compiuto 102 anni.
Si è impegnato, mosso da grande curiosità intellettuale, in diversi ambiti culturali e artistici: dalla scultura alla pittura alla letteratura.
Convinto avversario del regime mussoliniano, venne arrestato dai nazisti nel 1944 e trasferito nel lager di Hersbruck. Un'esperienza durissima e dolorosa: Vittore Bocchetta vide morire gli amici e i compagni di militanza antifascista Giuseppe Deambrogi, Guglielmo Bravo e Mario Ardu. Fu liberato dagli americani nel maggio del 1945.
Nel dopoguerra, dopo le tappe in Argentina e Venezuela, si trasferisce negli Stati Uniti dove si dedica all'insegnamento e all'attività artistica.
Torna definitivamente in Italia alla metà degli anni Ottanta: comincia a curare le sue memorie e si impegna nella difesa dei valori della Resistenza.
Nel 2001 in Germania un gruppo di intellettuali crea l'associazione "Freundeskreis Vittore Bocchetta Non Dimenticare". In quel momento prende parte a diversi eventi come testimone e vittima della barbarie nazista. L'8 maggio del 2007 è presente all'inaugurazione della sua scultura Ohne Namen (Senza nome) nell'area del campo di sterminio di Hersbruck..