Ormai è scontro tra l'Istituto superiore di sanità e il governatore della Lombardia Attilio Fontana dopo il caso dei dati errati che hanno portato la Regione in zona rossa per una settimana.

Da maggio scorso "l'Iss ha inviato 54 segnalazioni di errori, incompletezze e/o incongruenze alla Regione Lombardia, l'ultima il 7 gennaio scorso", ha scritto in una nota l'Iss aggiungendo che "il sistema è in uso da 36 settimane e nessun'altra regione finora ha segnalato anomalie di questa entità sull'immissione dei dati".

"Le Regioni - dice l'Iss - hanno completa autonomia nel caricamento di aggiornamenti e rettifiche senza alcun intervento o richiesta verso l'Iss che, laddove ne abbia evidenza o sospetto, può segnalare errori, incompletezze o incongruenze alle Regioni".

Immediata la replica di Fontana, che continua a dirsi nel giusto: "Aspettiamo fiduciosi il giudizio del Tar del Lazio per dimostrare che abbiamo ragione noi".

"In difficoltà per proprie mancanze - ha commentato -, l'Istituto Superiore di Sanità continua a spostare il tiro da quello che è il vero tema, ovvero il mal funzionamento dell'algoritmo per il calcolo dell'Rt". Fontana parla di "uscite a orologeria" per "colpire la Lombardia. Non solo dal Governo, ma ora anche da quello che dovrebbe essere un organo terzo come l'Iss".

(Unioneonline/D)
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