"Siamo nell'ultimo miglio per vincere la terribile battaglia. Finalmente si intravede la luce in fondo al tunnel e il Covid ha i mesi contati. Faccio però un accorato appello, ad uno sforzo unitario, a Roma come in tutte le Regioni, per l'unità".

Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella sua relazione alla Camera sulle nuove misure anti Covid e sulla proproga dello stato di emergenza nel Paese al 30 aprile.

"Il virus può tornare a colpirci duramente - ha proseguito - e dovremo tornare contemporaneamente a portare avanti la più complessa campagna di vaccinazione".

"Togliamo dalla battaglia politica la salute degli italiani - il monito -: sarebbe imperdonabile distrarci a pochi metri dal traguardo. Siamo solo alle prime battute di una lunga e difficile maratona".

I MESI PIU' DURI - "Dovremo continuare a convivere con una forte circolazione del virus fino a quando i vaccini non garantiranno un'adeguata protezione - ha poi proseguito Speranza -. In tutta Europa sta montando una nuova tempesta. Merkel ha detto la verità quando ha annunciato che ci aspettano i mesi più duri della pandemia".

IN EUROPA - "In Europa si registra un caso di Covid ogni 27 abitanti, un decesso ogni 723 abitanti. Grandi nazioni come Germania e Gran Bretagna sono in lockdown. Nel Regno Unito addirittura sono chiuse le scuole, la Spagna supera i mille decessi al giorno. Anche la Francia conta in questi giorni 20mila casi ogni 24 ore. Per la prima volta anche la Svezia si è dotata di una legge nazionale che conferisce al governo la possibilità di decidere per il lockdown totale. Pesa anche la nuova capacità di maggiore diffusione legata alle nuove varianti".

LE NUOVE INDICAZIONI - Quindi le nuove indicazioni: stato di emergenza fino al 30 aprile, stop all'asporto dai bar dopo le 18, stop alla circolazione fra Regioni anche in area gialla, ingresso in area arancione di tutte le regioni a rischio alto. Prevista la riapertura dei musei nelle Regioni in area gialla. E una nuova area bianca "solo con incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti e Rt sotto a 1".

"Unità, unità, unità nella campagna di vaccinazione nel Paese", ha poi proseguito il ministro della Salute. Specificando: "Il vaccino è un bene pubblico globale e non privilegio di pochi. Per questo sarà il Paese ad occuparsi dell'approvvigionamento e della distribuzione, che avverranno in tempi non lunghi".

(Unioneonline/v.l.)
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