Nonostante gli anticipati ritardi nelle consegne dei vaccini anti-Covid all'Italia, a causa del maltempo - il blocco del carico è in Belgio, fermato dalla neve - tra oggi e domani il farmaco della Pfizer dovrebbe arrivare negli hub delle regioni, salvo impedimenti che emergeranno eventualmente in queste ore, e poi sarà recapitato a ospedali e Rsa attraverso un apposito programma di sorveglianza al fine di mettere al sicuro le fiale dai rischi di furto.

In Liguria e in Piemonte i ritardi sono stati confermati ma il giallo rimane sui temi annunciati da Pfizer. La casa farmaceutica consegnerà i vaccini con i propri mezzi in 300 punti sparsi sul territorio. Nella giornata di ieri erano trapelate alcune voci secondo le quali l'arrivo delle dosi verrà gestito da una società di spedizioni tedesca verso vari aeroporti italiani, ma dalla struttura commissariale per l'Emergenza è stato confermato che le fiale saranno in viaggio custodite su furgoni che partiranno da Lipsia.

Il Commissario Arcuri ha spiegato che "le prime 469.950 dosi del vaccino, previste per l'Italia dal contratto sottoscritto dall'Unione europea in questa settimana, arriveranno nel nostro Paese a partire da domani (oggi, ndr)". La consegna, effettuata direttamente dalla Pfizer presso i primi 203 siti di somministrazione individuati dal Commissario Straordinario in accordo con le Regioni, proseguirà "nella giornata del 30 dicembre e si concluderà il 31 dicembre", aveva aggiunto Arcuri.

La Sardegna intanto fa i conti con una brusca impennata del numero dei decessi: nell'ultimo bollettino diramato ieri dall'Unità di crisi della Regione, ci sono 21 nuovi morti.

Dopo i primi 180 vaccini arrivati a Cagliari e somministrati agli operatori sanitari, è previsto per domani l'arrivo del secondo carico di siero Pfizer: circa quattromila delle 33mila fiale destinate all'Isola per

l'immunizzazione di operatori sanitari, pazienti e dipendenti delle case per anziani e volontari.

Il resto delle dosi arriverà con cadenza settimanale, in quantità di cinquemila circa per ogni invio (compresi anche i richiami), in corrispondenza con le consegne all'Italia dove ogni sette giorni saranno recapitate 500mila unità.

Buone notizie inoltre da Oristano, dove all'ospedale San Martino il reparto di Medicina interna ha riaperto ai pazienti negativi al Covid. Terminata la sanificazione, ieri pomeriggio è cominciato il trasferimento di 14 dei 20 pazienti ospitati nel Pronto Soccorso, mentre i restanti sei vengono presi in carico dal Mastino di Bosa.

(Unioneonline/s.s.)
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