L'indice Rt in Italia in lieve aumento nell'ultimo monitoraggio dell'Iss.

Nel periodo 25 novembre-8 dicembre 2020, l'indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici - si legge nell'ultimo report dell'Istituto superiore di sanità (relativo alla settimana 7-13 dicembre con dati aggiornati al 16 dicembre) - è stato pari a 0,86, in salita rispetto allo 0,82 della scorsa settimana: "Si riscontrano valori di Rt puntuale inferiore a 1 in 16 Regioni/PPAA".

Ma, evidenzia la bozza, "si osserva per la prima volta un segnale di controtendenza dell'indice Rt della trasmissibilità rispetto alla settimana precedente nell'intero Paese, con ritorno di tre Regioni ad una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2 (Lazio, Lombardia e Veneto)".

"Abbiamo un Rt che cresce e in alcune regioni cresce di piu' e supera l'1. Rt è il primo indicatore a muoversi e poi viene seguito da nuovi casi, ricoveri e decessi. Quindi Rt in ricrescita è elemento di grave preoccupazione perché vuol dire che la trasmissione dell'infezione sta riprendendo quota", ha detto il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro.

LE REGIONI A RISCHIO - La Sardegna, da tre settimane consecutive a rischio alto, ora è a rischio moderato. Ma l'indice Rt è aumentato: quello calcolato a 14 giorni è di 0,8, quello puntuale di 0,83. La scorsa settimana l'indice di trasmissibilità del virus nell'Isola era di 0,7.

Si osserva "nella maggior parte delle Regioni/PPAA un rischio Moderato o Alto con solo cinque Regioni/PA a rischio Basso di una epidemia non controllata e non gestibile. Questo andamento richiede rigore nell'adozione e rispetto delle misure evitando un rilassamento nei comportamenti".

Nel dettaglio "tre Regioni (Lazio, Liguria e Veneto) sono classificate a rischio Alto. Tredici Regioni/PA sono classificate a rischio Moderato, di cui 2 (Marche e PA Trento) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l'attuale trasmissibilità".

IL NATALE - Sulle festività "è complesso prevedere l'impatto che potrebbe avere il periodo di feste natalizie, tuttavia le aumentate mobilità e l'interazione interpersonale tipica della socialità di questa stagione potrebbero determinare un aumento rilevante della trasmissione di SARS-CoV-2. Nella situazione descritta, questo comporterebbe un conseguente rapido aumento dei casi a livelli potenzialmente superiori rispetto a quanto osservato a novembre in un contesto in cui l'impatto dell'epidemia sugli operatori sanitari, sui servizi e sulla popolazione è ancora molto elevato".

SCENDONO I RICOVERI - Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.345 (08/12/2020) a 3.003 (15/12/2020). Anche il numero di persone ricoverate in aree mediche è diminuito passando da 30.081 (08/12/2020) a 27.342 (15/12/2020).

Si continua ad osservare "una diminuzione nel numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note (38.276 vs 49.967 la settimana precedente), con la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento dei contatti stabile al 24,6%. Si osserva, invece, un lieve aumento nella percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (34,7% vs 32,3% la settimana precedente)".

Sebbene ci sia una diminuzione dell'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni, il valore è "ancora lontano da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Questo approccio ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni".

(Unioneonline/D)
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