Nuovi sviluppi nell'inchiesta sull'esame "farsa" di italiano che l'estate scorsa ha visto protagonista Luis Suarez, nel corso della trattativa per il suo passaggio alla Juventus dal Barcellona.

Da quanto emerso dagli ulteriori accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza su ordine della Procura di Perugia, i contenuti della prova del calciatore uruguaiano all'Università per Stranieri del capoluogo umbro erano stati "preventivamente comunicati", "giungendo a predeterminare l'esito ed il punteggio d'esame, per corrispondere alle richieste che erano state avanzate dalla Juventus, con la finalità di conseguire un positivo ritorno di immagine, tanto personale quanto per l'Università".

In particolare, scrivono gli inquirenti della Procura diretta da Raffaele Cantone, "nei primi giorni del mese di settembre del 2020", la dirigenza del club torinese si sarebbe attivata, "anche ai massimi livelli istituzionali, per accelerarè il riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez, facendo, quindi, ipotizzare nuove ipotesi di reato a carico di soggetti diversi dagli appartenenti all'università, tuttora in corso di approfondimento".

Nuove conferme, dunque, di quanto già ipotizzato dai pm, che ipotizzano i reati di rivelazione di segreti d'ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e altro.

Nel frattempo, i vertici dell'ateneo sono stati sospesi per 8 mesi, mentre risulta indagato anche il manager bianconero Fabio Paratici, oltre ai legali del club.

Dalle carte, inoltre, emergerebbe anche un interessamento del ministro dei Trasporti Paola De Micheli per mettere in contatto proprio paratici con un funzionario del Viminale.

Il direttore sportivo della Juventus contattò il ministro in quanto sua amica di infanzia, "per velocizzare la pratica ministeriale di riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti di Suarez", dicono gli inquirenti. E De Micheli, si legge ancora nelle carte, "ha ammesso" di aver procurato il contatto.

Dal canto proprio, la Juventus, nel confermare l'avviso di garanzia a Fabio Paratici, ribadisce "con forza la correttezza dell'operato" del suo dirigente e "confida che le indagini in corso contribuiranno a chiarire la sua posizione in tempi ragionevoli".

(Unioneonline/l.f.)
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