La maglia rosa e quella gialla sono stimate attorno ai 1.000 euro, e le due bici tra i 25 e i 30mila euro: sono solo alcuni fra i preziosi cimeli appartenuti a Marco Pantani e che arrivano dal patrimonio del museo della "Mercatone Uno", il colosso dell'arredo casalingo che sponsorizzò le imprese del Pirata. E che oggi si trova però al centro di un "crac" da centinaia di milioni di euro, e che coinvolge circa duemila lavoratori e una sessantina di punti vendita in tutta Italia.

Da qui, quindi, i cimeli inviati all'asta, e l'idea: destinare il ricavato della vendita ai lavoratori in cassa integrazione. Non certo una soluzione, ma sicuramente un aiuto per chi è in difficoltà.

Mamma Tonina, in realtà, alla notizia dell'asta delle bici e maglie di Marco ci è rimasta male. Ma poi ha pensato ai lavoratori e ha commentato: "Le offerte all’asta, per loro, sì che avrebbero senso".

"Mi ha commosso - ha raccontato ai media locali l'assessore riminese Morolli -. Mi unisco anche io all’appello di mamma Tonina: che i soldi dell’asta dei cimeli di Marco vadano alle famiglie dei lavoratori e dei lavoratori dell’indotto, molti dei quali della nostra provincia, quelli che più di tutti hanno pagato sulla loro pelle il crac dell’ex colosso dei mobilifici italiani".

(Unioneonline/v.l.)
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