Niente Messa della mezzanotte a Natale. "Il coprifuoco alle 22 vale anche per quello", ha affermato Roberto Speranza nella trasmissione Di Martedì.

"L'indice è sotto 1,2, due settimane fa era 1,7 e poi 1,4. Stiamo andando nella giusta direzione, questo significa che le misure adottate stanno iniziando a dare i loro effetti e che dobbiamo continuare a insistere su questa strada, con la massima attenzione e la massima prudenza", ha affermato il ministro della Salute intervistato da Floris.

NATALE - Qualche anticipazione sul Natale: "Ogni spostamento non necessario tra Regioni va evitato, in questo momento gli spostamenti sono consentiti solo tra zone gialle. Vedremo nelle prossime settimane, ma bisognerà continuare a evitare gli spostamenti non necessari e ridurre il più possibile le relazioni con le altre persone".

Per la cena e il pranzo di Natale i posti a tavola "vanno limitati agli affetti più stretti", ha dichiarato, aggiungendo che per domani è previsto un incontro in cui si parlerà anche del numero delle persone che potranno riunirsi a tavola: "Ragioneremo su questo nelle prossime ore".

Ancora: "Il coprifuoco alle 22 vale anche per la Messa di Natale".

PISTE DA SCI - Quanto alle piste da sci, vanno evitate le aggregazioni di persone che potrebbero crearsi intorno: "Con le Regioni parleremo, non cerchiamo polemiche. Capisco che dietro le piste da sci ci sono persone che lavorano e meritano il massimo rispetto. Il punto è evitare le tantissime aggregazioni che possono svilupparsi e i tanti trasferimenti di persone che vanno in vacanza nelle località sciistiche. Dobbiamo stare molto attenti e ricordare quanto successo la scorsa estate, quando in tanti hanno abbassato la guardia".

SCUOLA - "Faremo il possibile per riaprirle a dicembre, ma dobbiamo vedere il quadro epidemiologico valutandolo giorno per giorno, le scuole sono e restano una priorità assoluta per il governo. Valuteremo nei prossimi giorni".

NUOVO DPCM - Arriverà a inizio dicembre, il 3 scade l'attuale. "Valuteremo fino all'ultimo i dati, ci sono ancora molti giorni di qui alla scadenza del Dpcm e vorremmo vedere bene quanto si riesce a piegare la curva con le misure adottate finora. Penso che interventi mirati dove la situazione è difficile siano il metodo giusto". Ma "guai a scambiare i primi segnali per uno scampato pericolo", mette in guardia Speranza, "quelli presenti in Italia sono i numeri di un'epidemia molto presente nel nostro Paese". Italia tutta zona gialla? "I tempi andranno ponderati con attenzione, perché un'Italia gialla significherebbe che siamo in una fase diversa dell'epidemia".

(Unioneonline/L)
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