Hanno preparato e messo in atto un piano per rapire un imprenditore genovese di 40 anni, attivo nel settore del catering, e chiedere un riscatto alla famiglia.

L'intervento della Polizia in un albergo di Varazze (Savona), l'hotel Le vele, ha sventato il sequestro e portato all'arresto di sei italiani, quattro uomini e due donne.

I sei attendevano in una stanza l'imprenditore, chiamato con la scusa di voler preparare un costoso ricevimento. Uno di loro aveva una pistola carica nascosta nei pantaloni, altri erano pronti a usare corde, lenzuola e fascette per legare e nascondere la vittima. Le due donne controllavano la situazione dalla hall dell'albergo e dal terrazzo della camera.

Un piano studiato nei minimi particolari e sventato dagli agenti, che da settimane seguivano la banda perché sospettata di essere coinvolta in un traffico di droga. Le interecettazioni hanno portato alla luce il piano, e i poliziotti hanno usato uno stratagemma per sventarlo. Mentre l'imprenditore si dirigeva a Varazze è stato fermato con una scusa da una pattuglia in autostrada e portato in Questura. Al suo posto alla camera dell'hotel ha bussato un agente in borghese, quando gli è stata aperta la porta è scattato il blitz che ha coinvolto decine di agenti di Savona e Genova.

Le sei persone arrestate hanno tra i 25 e i 43 anni e sono residenti in Piemonte e in Lombardia. Si tratta di Davide Termine 25 anni, nato in provincia di Bari e residente a Torino, di Davide Girlanda, 35 anni, nato e residente in provincia di Torino, Claudio Isosceli, 43 anni, nato e residente a Torino, Bruno Pavese, 41 anni, nato ad Alessandria e residente in provincia di Asti, Samantha Pluchino, 25 anni, nata in provincia di Cuneo e residente a Varazze, e Viviana Amoretti, 28 anni, nata e residente in provincia di Pavia.

Nel corso delle successive perquisizioni disposte sono state sequestrate diverse armi e droga.

Nella conferenza stampa convocata per illustrare il blitz non è stato spiegato come la banda abbia scelto la vittima: "E' un sodalizio violento e pericoloso, usava minacce e violenza con i creditori e aveva fatto base nell'albergo", ha spiegato la dirigente della Mobile Rosalba Garello.

(Unioneonline/L)
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