"Lockdown totale, in tutto il Paese".

A chiederlo, alla luce dei dati, soprattutto quelli sui ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive, è il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli.

In tutto il Paese i posti occupati in terapia intensiva hanno raggiunto quota 2.749 (+115) mentre sono 26.440 i malati ricoverati con sintomi (+1.331) negli ospedali. Secondo il trend dei dati emersi in questi giorni, Campania, Toscana e Veneto - finora zone gialle - potrebbero retrocedere verso la valutazione di rischio arancione o persino rossa nel prossimo report. In Toscana a preoccupare sono soprattutto gli ospiti delle Rsa, dove quasi un anziano su dieci risulta positivo.

"Considerando i dati di questa settimana come andamento-tipo e se li proiettiamo senza prevedere ulteriori incrementi, la situazione fra un mese sarà drammatica e quindi bisogna ricorrere subito ad una chiusura totale - ha detto Anelli -. O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci perché i segnali ci dicono che il sistema non tiene. Anche le regioni ora gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite. Con la media attuale, in un mese arriveremmo a ulteriori 10mila decessi".

I DATI DELL'ISS - Nelle prossime ore dovrebbero arrivare dunque i dati dell'Iss con Campania, Veneto e Toscana che, appunto, rischiano di abbandonare la zona gialla, mentre l'Alto Adige in anticipo diventa già "zona rossa".

In tutto il Paese i numeri sono in calo, con 32.616 nuovi casi di contagio e 331 vittime nelle ultime 24 ore (rispettivamente 7.195 e 94 in meno rispetto agli aumenti del bollettino precedente) ma sono anche meno i tamponi ("solo" 191mila): l'incidenza dei positivi sui tamponi rimane del 17%.

"C'è un rapporto serio tra le Istituzioni e sarebbe un reato grave dare dei dati falsi", chiarisce il ministro della Salute, Roberto Speranza, che torna sull'argomento delle restrizioni: "Il Dpcm che abbiamo approvato da cui derivano le ordinanze che io firmo è stato condiviso da tutto il Governo" e "non penso che sia un lavoro sporco firmare un'ordinanza che impone delle restrizioni, credo che sia un lavoro nobilissimo".

L'Alto Adige non aspetta e annuncia da subito la zona rossa. "L'andamento epidemiologico con le cifre in costante crescita e il sempre maggior numero di comuni dichiarati zona rossa lo impongono. E' inutile ormai applicare due provvedimenti diversi", dice il governatore Arno Kompatscher, che nelle prossime ore firmerà l'ordinanza.

(Unioneonline/D)

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