In piena seconda ondata ha deciso di prendersi una pausa e andare in viaggio di nozze.

Polemica sull'assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi, finito nel mirino delle opposizioni, che ora ne chiedono le dimissioni, per essersi assentato negli ultimi giorni andando in luna di miele in Sicilia.

Lui si difende sostenendo di esser stato via "cinque giorni, viaggio compreso, durante i quali sono sempre stato operativo". Ha continuato costantemente, riferisce, "a lavorare in smart working, partecipando coi i miei dirigenti alle sedute della giunta regionale e alle riunioni sull’emergenza Covid. Le critiche sono una evidente strumentalizzazione".

Ma alle opposizioni non basta: "Da troppe settimane stiamo attendendo da lui o dalla Giunta un'informativa che spiegasse a noi, e a tutti i piemontesi, quale sia davvero la situazione della sanità in Regione", l'attacco di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Piemonte.

"Volevamo avere notizie riguardo ai pochi tamponi giornalieri fatti in Piemonte, ai laboratori che devono processarli, al funzionamento delle Usca e alle tempistiche che intercorrono tra la richiesta del medico di base e l'effettuazione del tampone; credevo che l'Assessore fosse in Sicilia per un convegno - prosegue Grimaldi - come aveva lasciato intendere un suo commento polemico rilasciato su Facebook, non sapevo fosse in luna di miele. Ma il punto per noi è un altro: non sono certo i tre/quattro giorni di assenza dell'assessore, bensì che l'intero gruppo dirigente che ha gestito da febbraio l'emergenza Covid-19 non si è dimostrato all'altezza".

"Non sono bastati commissari, ex ministri ed ex direttori generali, l'Assessorato alla Salute della Regione Piemonte si è fatto trovare impreparato anche per la gestione di questa seconda fase dell'emergenza epidemiologica - concludono i consiglieri M5S Francesca Frediani e Giorgio Bertola -. Serve un immediato cambio di rotta".

(Unioneonline/D)
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